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Fai sogni felici tu sei l’unica k mia abbia preso il cuore sarà smpr tuo dormi mio unico amore Twilighter_Mala
 
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 JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD

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MessaggioTitolo: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitimeMar Giu 02, 2009 2:07 am

PREFAZIONE
“E Poi continuammo a occuparci beati di quella parte piccola, ma perfetta, della nostra eternità”…
E poi… ???
I Volturi torneranno per vendicarsi dello smacco subito? Zafrina e Nessie si reincontreranno? Renesmee conoscerà mai Renée? Garrett diventerà “vegetariano” e sposerà Kate? Leah incontrerà finalmente l’oggetto del suo “imprinting”? Che padre sarà Edward? Bella sarà apprensiva come madre? Come convivranno i due nostri genitori preferiti con un Jacob onnipresente accanto a Nessie?
Ma soprattutto come sarà Nessie da adulta e come evolverà la storia d’amore tra lei e Jacob?
La mia curiosità morbosa non si arrende a tutti questi enigmi e a mille altri interrogativi difficilmente elencabili in meno di cento pagine!!!
Con rispetto immenso ed infinito umiltà vorrei rispondere ad almeno alcuni di questi quesiti, profanando il tempio sacro della saga della Meyer con una mia fan fiction intitolata “RENESMEE + JACOB, A BREAKING LOVE STORY”
Se qualcuno lo vorrà potrà leggerla…
Riuscirà la mia fantasia, la “servetta” celebrata da Pirandello, ad ispirarmi uno scritto che riprenda alcuni dei fili della trama lasciati sciolti dalla Meyer?
Retorica a parte…lo spero proprio e mi auguro di riuscire a farvi sentire, anche solo per qualche minuto, un po’ meno abbandonati dalla nostra Steph, e un po’ meno in astinenza dalla nostra adorata storia.
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MessaggioTitolo: Re: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitimeMar Giu 02, 2009 2:08 am

CAP 1
Mamma mia! Santi vampiri!
Tutti i miei sogni si stavano finalmente avverando, ma avevo quasi paura che il mio cuore esplodesse fuoriuscendo dalla gabbia toracica.
Devo calmarmi! Devo calmarmi! Devo calmarmi!
Come farò a sopravvivere a questa esplosione di emozioni?
Devo farcela! Ce la devo fare!
Devo fare un bel respiro,poi bdue bei respiri, poi tre bei respiri….
…Intimai a me stessa.
Sentivo che aria nuova stava ossigenando i miei poveri polmoni, scossi dai fremiti del mio cuore sovraeccitato.
La mia mente iperattiva doveva calmare il mio cuore impazzito.
Posso farcela! Ce la farò! O non mi chiamo più Renesmée Carlie Masen Cullen.
Giurai dentro di me.
Mia madre era nella stanza accanto, insieme a zia Alice, ed era talmente emozionata che, se avesse potuto, avrebbe pianto come una fontana per la commozione.
Mio padre era giù in fondo alle scale, mi stava aspettando e soffriva pazzo di gelosia, possessivo fino all’inverosimile e mi considera ancora la sua piccolina.
Non sarebbe mai riuscito ad accettare che ero ormai una donna e che ero da almeno un paio di anni…
Vorrei poter toccare il suo bellissimo viso per tranquillizzarlo, trasmettendogli immagini della mia assoluta felicità…
Forse, anzi sicuramente, era in ascolto, dovevo mandargli un messaggio:
“Papà non ti preoccupare per me, sono solo iper-ventilata per l’intensità dell’emozione e so già che starai pensando di ucciderlo… ma ricordati che quello che tu definisci BASTARDO DI UN CANE, è tutta la mia vita, da più di nove anni ormai, da ancor prima della mia nascita, forse già dall’isola di Esme.
Quel BASTARDO DI UN CANE è l’altra metà della mia anima, il mio Sole, il mio tutto, il mio Universo, il mio amore, il mio cuore, la mia essenza, la mia linfa vitale, la mia passione.
E’ il mio Heathacliff, il mio Romeo, il mio Mr Darcy , il mio Lord Rochester, il mio futuro marito… sempre che riesca a convincerti di non ucciderlo prima…”
“Nessie, vuoi uscire da lì” urlò da dietro la porta zia Alice.
“Se non sei fuori dal bagno tra 10 secondi butto giù questa stramaledettissima porta e ti tiro fuori a calci”.
“9, 8, 7, 6, 5 … sto perdendo la pazienza… Renesme Carlie Masen Cullen, mi stai facendo impazzire! Ho detto fuori! Avevi chiesto 2 minuti da sola ben 20 minuti fa.
Hai praticamente cacciato me e tua madre per raccogliere le idee in privato… Vuoi che scateni tuo padre. Nemmeno tua madre riesce a tenerlo calmo e Jazz non può continuare a quietarlo ancora per molto…
Adesso basta!”
Aprii la porta e lasciai entrare la mia zia preferita.
“Tranquilla zietta” esordii, “tanto lo so che non oseresti mai prendermi a calci, avresti troppa paura di rovinare il mio Lorenzo Riva originale, il tuo meraviglioso regalo di nozze in tulle e pizzo Chantilly. Hai fatto creare appositamente per me questa meravigliosa cosuccia da qualche decina di migliaia di dollari”.
“Smettila Nessie”, fu la sua risposta, ” tanto non ti dirò mai quanto l’ho pagato; un regalo è un regalo e poi, vuoi mettere la gioia di vedere la mia bellissima nipote preferita risplendere come il più radioso dei Soli dell’Universo”.
“Ma zia”, risposi, “sono la tua unica nipote”
“Ecco appunto”, disse, “come potrei permettere che la mia Nessie indossi qualche orribile schifezza acquistata da Bella.”
“Adoro e venero tua madre, lo sai benissimo, ma decisamente il suo gusto estetico non è certo migliorato negli anni… Se non fosse per me uscirebbe sempre con il primo jeans e la prima felpa sformata pescati nell’armadio…Puah! … Non ha proprio imparato nulla…”
“E poi, vuoi mettere la gioia di far restare Jacob per la prima volta senza parole… Quando ti vedrà resterà stecchito…”
Su, dai, sbrigati ed usciamo finalmente da questo bagno.
“OK zia”, dissi, “un attimo solo e sono fuori”.
“Nessie, tesoro, smettila di guardarti allo specchio, sei talmente splendida che Rose finalmente creperà d’invidia perché nei suoi dieci, no pardon, undici matrimoni, non è stata mai così bella. Io non vedo l’ora di vedere la sua faccia impallidire, se fosse possibile, dalla rabbia.
“Ok zietta”, risposi, “E’ solo che sono troppo, ma troppo emozionata. Ma è normale vero zia essere così su di giri il giorno del proprio matrimonio, o sbaglio?”.
“Certo tesoro”, mormorò, “vieni qui che ti do un abbraccio forte, forte, come quelli che ti davo da bambina quando venivi a caccia con me e zio Jazz. Poi mi sfioravi il viso, facendomi vedere che avevi nostalgia di Bella e che volevi essere abbracciata. Solo che prima eri piccolina, ora sei alta almeno 20 centimetri più di me e diventa complicato cingerti le spalle. Maledetta e stramaledetta bassezza, ma proprio a me doveva capitare di essere l’unica vampira alta un metro e sessanta?”
“Ma zia, non barare, tu al metro e sessanta arrivi solo con tacco da 7 centimetri, ma sei la più deliziosa nanerottola-vampira del mondo”, le dissi stringendola a me.
“Su, su, nipote ingrata, oggi tutto ti è concesso e ti permetto anche di scherzare sulla mia bass…ehm altezza, ma non ti azzardare mai più a dire che sono una nanerottola-vampira oppure ti riserverò un castigo orrendo: 15 giorni in Europa, sola con me in giro per centri commerciali e sfilate alle prossime settimane della moda di Parigi e Milano… Stai molto attenta… Potresti non sopravvivere ad una tale supplizio”.
“Beh, effettivamente zia, non credo sarebbe molto piacevole… Io preferirei piuttosto andare a fare un salutino ai Volturi!” le risposi ridendo a crepapelle.
La mia adorabile zia, mi prese la mano e cominciò a camminare davanti a me con quel suo passo leggiadro che sarebbe stato invidiato da qualsiasi ballerina di danza classica.
“Renesmee, Alice” la voce di mia madre proveniva dal corridoio fuori dal bagno. La raggiungemmo in un secondo.
“Alice mi meraviglio di te”, disse la mamma, “sei entrata per far uscire Renesmee dal suo rifugio e ti rintani con lei?”
“Amore della mia vita”, la mamma mi guardò prendendomi le mani e baciandomi sulle guance.
“Più ti guardo e più penso che non è mai esistita una sposa più bella di te”.
“Lo so che già te l’ho detto almeno cento volte oggi, ma non ne posso proprio fare a meno.”
“Immagino tuo padre quando ti vedrà: i tuoi splendidi capelli color bronzo acconciati con cascate di boccoli ad incorniciare il viso a forma di cuore; la tua bellezza è sconvolgente, fai impallidire la venere del Botticelli.”
“Avrà un tuffo al cuore. O meglio avrebbe un tuffo al cuore… se lo avesse ancora…”
“Mamma, ti prego”, le risposi, “basta con tutti questi complimenti. Mi innervosiscono ed ho bisogno di stare tranquilla, forse devo chiedere aiuto allo zio Jazz”.
“No, no”, rispose mia madre “Jazz è occupato a tenere a freno tuo padre e Jacob evitando che si uccidano a vicenda. Quei due si guardano in cagnesco, è peggio della notte passata accampati sotto la tenda una decina di anni fa, prima dell’uccisione di Victoria”.
“Dai cara, ora scendiamo, prima che quel santo vampiro di Jazz, rinunci a tenere a bada quei due folli galletti da combattimento di sotto”. Mi abbracciò forte forte e scese di corsa le scale prima di me insieme a zia Alice.
Ora era arrivato veramente il mio momento. Un passo, due passi, tre passi. Lentamente, ma inesorabilmente stavo andando incontro al mio splendido destino ed ero finalmente pronta ad affrontare il più bel giorno della mia vita e a coronare il mio sogno d’amore…
Jacob sto arrivando da te! sarò ora e per sempre tua moglie. Avrei voluto sussurrargli.
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MessaggioTitolo: Re: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitimeMar Giu 02, 2009 2:09 am

CAP 2
Eccomi qui in trepidante attesa che la mia adorata Nessie scenda dal piano superiore per accompagnarla dal suo futuro marito, quel CANE di Jacob. In tutti questi anni, per il bene della mia piccola, ha abitato sempre con noi ed ha cercato di conviverci amichevolmente della bontà della cosa e ci era addirittura riuscito… fino ad oggi.
Oggi non riesco proprio ad immaginare il momento in cui porrò le mani delicate della mia adorata nelle sue. Non ce la faccio proprio…
Ho superato mille difficoltà in nome dell’amore per Nessie, ho rischiato di perdere la mia Bella per il parto, ho accettato la presenza costante di quell’odioso e peloso lupo, sempre attaccato alle gonne di mia figlia. Ho costretto la mia famiglia a continui cambiamenti di città per evitare sospetti sulla sua crescita accelerata e per non vivere mai lontano da lei.
Come spiegare ai vicini di casa o ai colleghi di Università i mutamenti fisici di Nessie? Come raccontare loro che un anno di vita di Nessie equivale a circa tre anni di una comune bambina o ragazza? Impossibile…
E allora spostarci un paio di volte all’anno era diventato inevitabile, inventando ogni volta una versione diversa che spiegasse la sua presenza…
Dopo lo smacco ai Volturi, era stata la figlia di mio fratello maggiore morto in un incidente e poi, troppo grande da poter passare per nostra figlia, era diventata la mia sorellastra, ritornata in patria dopo essere vissuta all’estero presso i nonni materni. Come poter altrimenti spiegare la nostra somiglianza sconvolgente, da poter addirittura essere scambiati per gemelli? Quando mai un padre e un figlia sono identici? E soprattutto quando mai un padre e una figlia sono praticamente coetanei? L’unico tratto somatico che diversifica il nostro aspetto sono gli splendidi occhi color cioccolato, che Nessie ha ereditato dalla sua bellissima madre.
Che sofferenza per me non poter gridare al mondo intero che quel gioiello di ragazza fosse mia figlia, il mio orgoglio, il mio tesoro inestimabile.
Recitava, come ormai da diversi anni, il ruolo di sorella anche quando avevamo deciso di fermarci qualche tempo ad una decina di km da Aberdeen, dove avevamo costruito l’attuale dimora del nostro clan. Era ad Aberdeen che Nessie aveva terminato i suoi studi alla “George Washington High School” e dove si apprestava ad iniziare a frequentare la “Aberdeen University”. Era stata Nessie a scegliere Aberdeen definendola la nostra “Avalon”, vicino alle foreste ricche degli animali necessari al sostentamento della nostra numerosa famiglia e poco lontano da La Push, per non costringere Jacob ad allontanarsi troppo dal suo branco. Era stata Nessie a progettare la nostra abitazione ad Aberdeen, usufruendo dei consigli del genio artistico di nonna Esme. Era stata Nessie a volerla diversa dalla casa di Forks e a decidere di creare 4 unità separate, una per me e Bella, una per Nessie e il CANE, una per Alice e Jazz, una per Rose ed Emmett, ed una per Esme e Carlisle. Anche se sicuramente c’era stato lo zampino di Alice sulla scelta di creare un’enorme sala ricevimenti con tanto di patio e giardino d’inverno al centro della struttura.
Nessie aveva diretto i lavori ed organizzato gli operai e gli artigiani in modo magistrale.
Il mio piccolo genio dell’architettura….e quel piccolo genio oggi è donna…..una donna quasi sposata…

Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma non mi aspettavo così presto…
Ho atteso più di un secolo per averla ed ora, dopo solo 9 anni, quel CANE STRAMALEDETTO, la voleva tutta per sé.
Per migliaia e migliaia di notti ho vegliato il suo sonno, ascoltato il suo respiro e il battito del suo cuore.
Sapevo che questi anni sarebbero volati… un attimo nell’immensità della mia immortalità.
Come sapevo che avrei dovuto godere di ogni momento della sua infanzia e della sua adolescenza con tutti i mezzi a mia disposizione, anche quelli eticamente e moralmente più subdoli. Ogni notte ho posato la sua mano sul mio viso per vedere attraverso i suoi occhi tutto il colorato mondo delle sue emozioni e delle sue sensazioni.
Ho “ascoltato” la sua mente per ogni istante della sua esistenza, anche quando le lasciavo credere che Bella la proteggesse con il suo scudo. Non ho mai osato allontanarla dal suo amato Jacob per paura di spezzarle il cuore, ma sono stato sempre attento a leggere ogni suo pensiero, pronto a bloccare all’istante ogni possibile approccio di tipo amoroso.
Tra lei e IL CANE, la persona che cercava spesso di oltrepassare la sottile linea tra amore platonico e amore sensuale era stata sempre, ahimè, Nessie, sin da adolescente.

La storia si ripeteva, come tra me e sua madre. Devo riconoscere un gran autocontrollo al CANE che è sempre riuscito a raffreddare i bollenti spiriti di mia figlia. Un autocontrollo superiore anche a quello che a suo tempo era stato il mio nel rapporto con Bella prima del matrimonio. La mia Nessie, la più grande cocciuta e testarda dello stato di Washington dopo Bella, ovviamente, non apprezzava molto la “freddezza” del suo amato e cercava di provocarlo in ogni modo.
Che sofferenza leggere la passione e il desiderio nella mente iper eccitata di mia figlia! Ma per lo meno ero sempre riuscito ad intervenire in un modo o nell’altro evitando che andassero oltre qualche bacio… Fino a quando la mia ostinatissima figlia, un paio di settimane fa, non aveva fatto al suo adorato una formale proposta di matrimonio che era stata prontamente accettata e che io non ero riuscito ad impedire in alcun modo.
Ora però, come sempre in “ascolto” della sua mente, la sento titubante, sofferente, timorosa ed insicura.
Dovrei salire su al primo piano, dove Nessie si è rintanata con Bella ed Alice da parecchie ore. Ma quelle due arpie di mia moglie e mia sorella non mi faranno avvicinare alla mia piccola, ci ho già provato almeno una decina di volte e mi hanno sempre rispedito di sotto dagli ospiti.
Il senso di frustrazione e di impotenza mi costringe a guardare verso il CANE: se ne sta impalato, in mezzo ai suoi amici licantropi Seth, Leah, Jared, Sam e Quil, arrivati da La Push per la cerimonia, con lo sguardo perso nel vuoto. Sembra ancora più sofferente di me. Ben ti sta, MALEDETTISSIMO CANE…
Ma forse è solo emozionato, non può conoscere i pensieri di Nessie, la sua attuale angoscia.
Beata ignoranza!
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MessaggioTitolo: Re: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitimeMar Giu 02, 2009 2:09 am

CAP 2 BIS
PAPA’ EDWARD
Ma ora la sento più chiaramente, la sua mente sta dialogando con la mia, il mio tesoro mi vuole tranquillizzare, il mio amore sta bene…
“Papà non ti preoccupare per me, sono solo iper-ventilata per l’intensità dell’emozione e so già che starai pensando di ucciderlo… ma ricordati che quello che tu definisci BASTARDO DI UN CANE, è tutta la mia vita, da più di nove anni ormai, da ancor prima della mia nascita, forse già dall’isola di Esme.

Quel BASTARDO DI UN CANE è l’altra metà della mia anima, il mio Sole, il mio tutto, il mio Universo, il mio amore, il mio cuore, la mia essenza, la mia linfa vitale, la mia passione.
E’ il mio Heathacliff, il mio Romeo, il mio Mr Darcy , il mio Lord Rochester, il mio futuro marito… sempre che riesca a convincerti di non ucciderlo prima…”.

Che donna d’acciaio la mia piccola grande Nessie, si preoccupa che io possa essere turbato dalle la sue forti emozioni!

“Edward tutto a posto, vero?”, mi chiese Jazz camminando verso di me dall’entrata della sala, “sembri tranquillo adesso. Sono ore che cerco di calmare il tuo animo agitato. Per un momento pensavo di non riuscire ad impedirti di uccidere il tuo futuro genero.”

“Tutto ok Jazz”, gli risposi sospirando, “Ho appena ascoltato un messaggio molto tranquillizzante da parte della mente di Nessie. Ora posso dire veramente di essere calmo. Può anche sposare il suo adorato cane e portarselo al guinzaglio per l’eternità se proprio vuole…Ora so che sarà felice… che solo lui la potrà rendere felice… Lui è per Nessie quello che Bella è per me. Ma lei è stata più fortunata di me… il suo Sole lo ha incontrato ancor prima di nascere… Io ho vissuto più di 100 anni prima di incontrare il Sole della mia vita…”

Mi voltai verso le scale e la vidi: una folgorazione.
La sua bellezza sconvolgente risplendeva, abbagliava e illuminava la lunga scalinata.

Il suo sorriso irradiava di felicità i suoi preziosissimi occhi di topazio scuro.

Scese lentamente attraverso gli addobbi di rose bianche e orchidee tailandesi…fiore tra i fiori.

Arrivò ad un passo da me e mi accolse nel può tenero degli abbracci dicendomi “Papà smettila di preoccuparti per me! Non sono più una bambina, ma sarò per sempre la tua piccolina… Non ti libererai mai di me perché ti voglio troppo bene e non riuscirò a starti lontano mai e poi mai”.

“Figliola”, le risposi, “Ora capisco, forse sarà tardi e non conta più nulla, ma ti do la mia benedizione”.

“Papà, ti ringrazio infinitamente per la tua comprensione e per il tuo amore e, sapendo quanto significhi per te, accetto la tua benedizione da perfetto gentleman dei primi del 900”.
“Paparino, paparino quando sei così antico e formale ti adoro, e mi ricordi che, nonostante il tuo aspetto e il tuo abbigliamento da ragazzo ventenne, sei ormai un anziano uomo di 116 anni che a stento riuscirà ad accompagnarmi all’altare dal mio futuro maritino”.

“Renesmee Carlie Masen Cullen”, le risposi facendole l’occhiolino, “l’anziano gentlemen che è in me si augura che questa sia la tua ultima battutaccia sulla mia veneranda età e che ,da donna sposata, tu possa adottare finalmente un atteggiamento più consono ad una signora e più rispettoso nei confronti dei tuoi genitori”.

“Ma certo”, mi rispose ricambiando l’occhiolino, “ purché tu per l’inizio dell’università mi regali quel nuovo gioiellino della Maserati, il modello cabrio color nero, come quello che zio Emmett ha promesso a zia Rose per Natale. E per la cronaca, già lo so che mi dirai di sì, come sempre, perché zia Alice mi ha già visto alla guida della Maserati nera e la nanerottola non sbaglia mai.”

“Papino caro”, disse, “pensa a come rosicheranno le mie compagne di università quando verrai a prendermi all’uscita delle lezioni con la mia nuova Maserati cabrio”.

“ROSICHERANNO”, risposi, “non è un termine un po’ volgare? Non potresti esprimere lo stesso concetto utilizzando “MI INVIDIERANNO”, darebbe comunque l’idea e sarebbe ovviamente più appropriato. Lo sai che non amo che ti esprima in termini così …”

“Moderni”, mi bloccò, “Dolcissimo e antichissimo paparino mio, “INVIDIERANNO” non rende il concetto della loro bava colante quando mi vedranno sulla più “fikissima” macchina della città, in compagnia dei due più begli “gnocchi” di tutto lo stato, mio marito e mio fratello quasi gemello! E soprattutto mi chiedo come farai a tenere lontane le mie compagne “bavose” del tuo fisico da schianto?”

“Figliola, le risposi con un espressione che doveva essere seria, ma che probabilmente lasciava trapelare un velo di sorriso, “se continui ad esprimerti come una scaricatrice di porto… usando termini come “gnocco”, “fikissimo” e “bavose”, temo che verrai cacciata dall’università al tuo primo giorno, e così, ormai il sorriso era diventato una risata corposa, ti perderai la furia di tua madre che fulminerà con uno sguardo qualsiasi “bavosa” osasse guardarmi, una furia talmente potente da rischiare di surriscaldare l’intero stato di Washington e trasformarlo in un paradiso tropicale da far concorrenza alle Hawaii”.

“Papà, esordì ridendo a crepapelle, “tu così mi farai morire rendendo vedovo Jacob ancor prima del matrimonio e soprattutto mi farai colare il trucco. Allora vedrai scatenarsi l’uragano Alice supernanerottola vampira e saranno davvero guai seri per te. Io, fossi in te, mi rifugerei dai Volturi, sicuramente meno letali della zietta inc… ehm arrabbiata.”
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MessaggioTitolo: Re: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitimeMar Giu 02, 2009 2:11 am

- Capitolo TRE -

MAMMA BELLA




Renesmee: un regalo inaspettato, apparsa all’improvviso nella mia vita, quando, nell’isola di Esme, mi ero accorta di aspettarla e non avevo avuto altra scelta che non fosse amarla in modo incondizionato, inalienabile, e indissolubile.
Niente e nessuno avrebbe mai potuto staccarmi da lei: né il mio amatissimo Edward, né la mia famiglia acquisita di vampiri, né i miei genitori naturali, né il clan regnante dei Volturi.

Conosco ogni suo desiderio, ogni suo pensiero, ogni sua passione, ogni sua emozione sin da quando, piccolissima, attraverso il magico tocco delle sue mani, iniziò ad esternare il suo mondo interiore, proiettando immagini caleidoscopiche nella mia mente.
Avrei rinunciato a diventare la compagna immortale del mio Edward per lei, avrei rinunciato alla mia esistenza da vampira e avrei venduto la mia anima per lei … ero morta per lei…
Può un cuore che non batte più da oltre nove anni emozionarsi producendo un miliardo di lacrime?
Questa domanda retorica mi frulla in testa da quando, qualche ora fa, mia cognata Alice mi ha finalmente permesso di entrare nella sua stanza e vedere Renesmee nel suo abito da sposa e per me è stata l’emozione più grande di tutta la mia esistenza.
In quel preciso istante, per la prima volta, dopo più di nove anni dalla mia nascita come vampira, provo un rimpianto riguardo la mia precedente vita umana, il rimpianto delle lacrime di gioia.
<Da vampira avevo trovato la mia precisa collocazione nel mondo e avevo provato ed amplificato ogni tipo di soddisfazione, godimento fisico, mentale e ogni genere di appagamento sensuale, ma la felicità che provavo nel vedere mia figlia coronare il suo sogno d’amore non aveva paragoni o confronti. Come avrei voluto poter festeggiare questa gioia con un miliardo di lacrime che calde e salate scorressero copiose sul mio viso!
Devo accontentarmi di guardarla felice ed appagata e, come una qualsiasi mamma del mondo, sono orgogliosa di aver generato una creatura così bella, così solare e così speciale.

So che va incontro ad un destino felice, accanto ad un essere, Jacob, che ha fatto della venerazione di mia figlia l’unico scopo della sua vita, sin dalla nascita di Renesmee, appena scoccato il magico incontro di anime e cuori che il mondo licantropo, di cui Jacob fa parte, definisce “imprinting”.
L’”imprinting” di Jacob e Renesmee, più potente di mille colpi di fulmine, ha tracciato le linee della loro esistenza nel corso degli ultimi nove anni, portandoli inevitabilmente ad accelerare ed enfatizzare il loro rapporto d’amore e indirizzandoli verso l’inevitabile matrimonio.

Il matrimonio era stato un’idea di Renesmee che, come sempre, era riuscita a manipolare il suo amore obbligandolo ad accettare la sua proposta di matrimonio nel giro di poco secondi.

Quando mia figlia voleva qualcosa la pretendeva e riusciva sempre ad ottenerla… E lei voleva Jacob.
Lo voleva come compagno, come amico e confidente, ma soprattutto lo voleva come amante.
Lo voleva da oltre due anni, ossia da quando, aggredita dal suo abituale fiume di parole, le avevo dovuto raccontare la carnalità dell’amore.
“Mamma”, aveva esordito, “mi devi assolutamente spiegare come funziona l’amore fisico tra un uomo e una donna, e non ti azzardare con quella storia insulsa del polline perché ci ha già provato papà. Tre laure, dico tre lauree in medicina e non è in grado di rispondere ad una semplice domanda della figlia, è capace solo di dire “NO COMMENT, chiedi alla mamma”. Legge nella mia mente, ma non ha ancora capito che so da tempo come nascono i bambini, abbiamo la più grande biblioteca di tutto lo stato e vedo gli animali accoppiarsi quando andiamo a caccia. Come so benissimo cosa fate quando la notte, credendo che io dorma, vi chiudete in camera, e non siete certo silenziosissimi… Ma io voglio sapere cosa si prova esattamente nel fare l’amore, cosa mi devo aspettare di provare quando farò l’amore con Jacob. E non guardarmi con quegli occhi… non ho detto che sarà domani o dopodomani, ma accadrà ed io devo sapere, devo conoscere cosa si prova, lo sai che odio lasciarmi cogliere impreparata.
Sono sempre preparata in tutto, alla mia età ho già superato gli esami di ammissione delle maggiori università americane senza frequentare un solo giorno di scuola, ma semplicemente studiando a casa insieme a te, a papà e agli zii. Lo so che avete deciso che andrò all’università solo tra due anni e che frequenterò il terzo e quarto anno della Spencer High School, ma di fatto sono già mentalmente e fisicamente adulta, non sono più una bambina. Amo Jacob da sempre e lo sai che prima o poi lo sposerò e farò l’amore con lui… non costringermi a chiedere a lui quello che tu sei perfettamente in grado di raccontarmi”.
Sarebbe sicuramente andata da Jacob a porre le stesse domande che aveva indirizzato a me. Ne ero certa e questa certezza mi costrinse a spiegarle a parole quello che per me era l’amore, nascondendole i particolari più intimi ovviamente, ma facendole capire la profondità delle emozioni e delle sensazioni, narrandole i colori e i profumi, le gioie e le sorprese dell’affinità fisica e mentale di due esseri.

Due anni da allora erano volati, aveva mantenuto la sua promessa… aveva aspettato, complice anche l’interferenza e la supervisione mentale del padre che da perfetto uomo all’antica non avrebbe permesso a sua figlia di vivere l’amore fisico prima del matrimonio, ma ora era pronta a diventare una donna, la donna di Jacob.
Stamattina era il giorno del suo matrimonio, ma stanotte sarebbe stata la notte del suo matrimonio…

La sua prima notte d’amore, durante la quale Jacob l’avrebbe resa completamente e inevitabilmente donna…
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MessaggioTitolo: Re: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitimeMar Giu 02, 2009 2:12 am

CAPitolo 3 (BIS)



MAMMA BELLA
Ora la osservo accanto al padre, all’entrata del salone, e li vedo così belli e simili. Hanno lo stesso aspetto, lo stesso portamento elegante, lo stesso sorriso amabilmente sghembo e gli stessi atteggiamenti. L’unica diversità sono gli occhi di Renesmée, caldo color cioccolato, la copia esatta dei miei occhi prima della trasformazione.
Nessuno li scambierebbe mai per padre e figlia, tutti li identificano come fratelli gemelli.
Li unisce l’affiatamento e la condivisione di un legame mentale intensissimo, attivo prima ancora della nascita di Renesmée, quando cresceva nel mio ventre e suo padre già percepiva i suoi pensieri.
Tutti i suoi parenti ed amici sono accorsi a condividere il giorno più bello della sua esistenza immortale, la sua favola d’amore con il suo amato Jacob.
C’è ovviamente tutta la nostra famiglia al completo, gli orgogliosissimi zii Alice e Jasper, Rosalie ed Emmett, i fierissimi nonni Carlisle ed Esme.
Ci sono quasi tutti i nostri amici vampiri che con la loro testimonianza avevano contribuito ad evitare il temibile scontro con i Volturi:
i nostri ‘cugini’ Tanya, Carmen, Eleazar, Kate e Garrett, le amazzoni Zafrina, Kachiri e Senna, i nomadi Peter e Charlotte, Mary e Randall, il clan irlandese di Siobhan, Liam e Maggie, il gruppo degli egiziani di Amun, Kebi, Benjamin e Tia, il semivampiro Nahuel e Shirya, la sua compagna, i licantropi Sam, Seth, Leah, Quill, Paul e Jared.
Ci sono mio padre Charlie, orgogliosissimo ed emozionatissimo nonno, vestito in smoking, per la prima volta dopo il mio matrimonio.
E c’è l’altra dolcissima nonna di Nessie, la mia amatissima mamma, Renée, l’unico dolore dei miei primi mesi da vampira era stata la sua lontananza, l’impossibilità di vederla senza svelarle i segreti della mia nuova vita mettendo in pericolo la sua stessa esistenza.
Poi avevo finalmente potuto abbracciarla e condividere, almeno in parte, le emozioni della mia nuova condizione, grazie ad un ‘miracolo’ architettato dalle menti di Zafrina ed Edward.
Il mio dolce maritino aveva chiesto la collaborazione di una delle menti più potenti trai vampiri, l’amazzone Zafrina, appunto, ed insieme avevano escogitato un potentissimo ‘incantesimo’ mentale che rendeva mia madre cieca e sorda a tutte le stranezze del nostro vivere.
Una sorta di ‘limbo’ mentale che le consente di considerare normale avere una figlia dall’aspetto diverso da quello di sempre ed immutabile negli anni, una nipote che cresce ad un ritmo almeno tre volte superiore rispetto alla normalità e un genero che, nonostante il passare del tempo, conserva sembra l’aspetto di un diciassettenne…
A volte mi sembra di costringere mia madre ad un lavaggio del cervello perenne, ma poi mi rendo conto che tutto questo è necessario per la sua salvezza…
I volturi non tollererebbero la presenza di testimoni del nostro mondo segreto parallelo a quello umano e non aspettano che una buona occasione per intervenire uccidendo qualsiasi umano trovassero vicino al nostro clan…
Guardo verso Renesmée ed Edward e penso:
Dio quanto amo quei due esseri meravigliosi! Insieme sono la quintessenza della perfezione! Siete la tessere principali introno a cui ho costruito il puzzle della mia vita!
Un puzzle inimmaginabile solo poco più di 11 anni fa…
Grazie Phil! Se non fosse stato per il suo matrimonio con mia madre e la difficile convivenza reciproca, non sarei mai andata a Forks, avrei mancato l’appuntamento con il mio destino di felicità…
Ora un’altra tessera si aggiunge al nostro splendido puzzle, quella del matrimonio di Renesmée e Jacob, la mia adorata figlia e il suo amore, che era stato il ‘mio sole personale’ ed aveva illuminato i giorni più bui della mia vita umana, i giorni dell’abbandono di Edward.
Quando Edward, pensando erroneamente che la sua vicinanza mi avrebbe condannato ad un infausto destino, mi aveva lasciato ed il mio mondo era crollato implodendo…
La tristezza era diventata la mia fedele compagna, il dolore il mio unico abbigliamento, il mio cuore si era spento pur continuando a battere, i miei occhi vagavano nel buio di un’atroce agonia…
…“Ero in piedi davanti al precipizio senza nulla da salvare eccetto le grida tristi e profonde dei miei sogni infranti attraverso il mio ultimo, fatale gesto”…
Quando ero stata vicina a fare quell’ultimo gesto di fronte al precipizio della mia esistenza priva di significati, priva di sentimenti, priva di amore, priva di Edward!
Ma poi Jacob, con infinita pazienza, infinito amore ed infinita dedizione, mi aveva tirato fuori dal buco nero in cui ero precipitata ineluttabilmente dopo la partenza di Edward e grazie a Jacob avevo ricominciato a sorridere, grazie a Jacob avevo ricominciato a ‘CAMMINARE’, grazie a Jacob avevo ricominciato a ‘VIVERE’…
Il mio destino era stato nelle mani di Jacob e Jacob era stato la mia roccia, il mio rifugio e la mia ancora di salvataggio in attesa che l’eclisse apparisse all’orizzonte, in attesa che Edward tornasse nella mia vita…
Dal ritorno di Edward il mio rapporto con Jacob era mutato, generando situazioni a volte conflittuali a volte empatiche, fino alla sublimazione totale, avvenuta con la nascita di Renesmée, il suo vero ‘destino’, il suo vero ‘sole’, il suo ‘tutto’, il suo ‘imprinting’…
Il cerchio si era finalmente chiuso, ognuno di noi aveva avuto il suo preciso ruolo nel gioco delle parti sul palcoscenico della vita…
Io avevo avuto il mio Edward e Jacob avrebbe avuto la sua vera Bella, la mia Renesmée…
Come era sempre stato scritto nella trama del nostro destino…

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MessaggioTitolo: Re: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitimeVen Giu 05, 2009 10:53 pm

2 mani alzate 4 meeee
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MessaggioTitolo: Re: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitimeSab Giu 06, 2009 6:00 pm

oki...vediamo gli altriiii
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MessaggioTitolo: Re: JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD   JACK E RENESMEE LOVE STORY,,,X IL POACERE DELLA NOSTRA NESSIE XD Icon_minitime

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