Primo Giorno di scuola A La Push

Le note di Claire de lune si diffondevano dolcemente nell’abitacolo della Volvo di mio padre. La musica mi rilassava, evitandomi così di pensare a dove stavamo andando: scuola. Alla fine avevo accettato l’idea, ma la tensione resta. E a quanto pare se ne sono accorti tutti, visto che stamattina mia nonna mi ha fatto una colazione super, mia zia Rosalie ha cercato di essere il meno opportuna possibile, mio zio Jasper ha calmato la situazione (con scarso risultato, oltretutto) e mio zio Emmett ha evitato le sue solite battutine. E quando sono salita in macchina, mia madre ha messo uno dei suoi CD classici preferiti, sapendo che è anche uno dei miei preferiti.
Così mi ritrovavo sdraiata sui sedili posteriori della Volvo che sfreccia a 190 km/h sull’asfalto, cercando di calmare l’ansia ascoltando musica classica. Ah, dimenticavo il fatto che stavo anche morendo letteralmente dal sonno, perché la notte scorsa non avevo chiuso occhio (sempre per l’ansia).
Mi resi conto che eravamo arrivati a scuola, solo quando la macchina si fermò, papà spense il motore, e di conseguenza la musica cessò. Mi svegliai dal “mio rilassamento estremo”, e mi misi seduta sul sedile posteriore.
-Coraggio Renesmee, -iniziò mia madre – non mordono mica!
Accennai un sorriso, poco convincente.
-Su Nessie, -aggiunse mio padre – prendi coraggio e esci da quest’auto! Ricordati che sono loro quelli che devono aver paura di te! Non c’è motivo di avere l’ansia.
‘Dirlo a parole è semplice!’ – Ok. Sono pronta.
Feci un bel respiro e scesi dall’auto. Mi voltai verso il finestrino abbassato di mia madre.
-Ci vediamo dopo- e detto questo, Bella e Edward mi sorrisero e poi ripartirono.
Mi voltai verso la scuola. ‘Ora tocca a me. Forza Nessie!’ E con queste parole, mi incamminai.

La sera prima del giorno tanto atteso ... portai il mio scimmione in camera e gli parlai .
<< Emm , sai benisimo che domani darà il primo giorno di scuola di Nessie ... Non è entusiasta di andarci ! E' per questo che ti chiedo di non complicare le cose con le tue solte battute . Io mi renderò quanto meno opportuna possibile , e tu limitati ! >> .
Mi guardò stupito e il suo umore subito cambiò ...... Era seccato di non poter far sorridere Esme con le sue battute ma sapeva anche che ne lui ne Jasper il mattino seguente , avrebbero potuto stabilire una certa calma . << ....Ok .... So benissimo che Nessie è tesa ... e lo siamo tutti ... Ma sei proprio sicura che non mi convenga aprire bocca ??? >> Dissi guardandoimi con occhi furbi .
<< Sono sicurissima e se lo farai ... Sarà peggio per te!! >> . Con quelle parole convincenti , subito lo misi a tacere . Ma era più forte di me .... Il suo sguardo mi affascinava sempre di più e la tentazione sorpasso il controllo .... in meno di 1 istate io ero attaccata al suo collo .

-hei rose se tutte le volte farai così nn aprirò bocca per sempre
gli dissi con un sorrisetto
-nn credo che smetterai di fare battute solo grazie a questo
e dopo averci riflettuto un pò su gli dissi
-già dovrete ammazzarmi per non sentire più le mie battute per casa
mi diede uno schiaffo, mi guardo dritto negli occhi e disse
-nn dirlo mai più neanche per scherzo
e detto quello la presi e la buttai sul letto continuando a baciarla e mi disse un ultima cosa prima di ritornare nel nostro momento di intimità
-sei il mio scimmione preferito
-e tu la mia vamiretta preferita

Leah:
Quando vidi la volvo grigia parcheggiare nel cortile della scuola mi arrestai di colpo. Istintivamente digrignai i denti e sentii la rabbia scorrermi tra le vene.
Feci un gran respiro e mi dissi ke dopo quei mesi passati in loro compagnia e dopo aver lottato a loro fianco, DOVEVO aver imparato a trattenermi.
sentii le mani smettere di tremare e il respiro tornare regolare, così ripresi a guardare il luogo dove la portiera si stava aprendo. Renesmee uscì e io mi ricordai delle parole di Jacob la sera prima: -Leah, ti prego, domani per Nessie sarà il primo giorno di scuola, e tu sei l'unica a frequentare ancora la scuola superiore di La Push. Stalle vicina!- Mentre ascoltavo quelle parole avevo odiato la decisione che avevo preso tre anni prima: sospendere gli studi per un pò e partire per cercare di dimenticare Sam, mi sembrava anche il periodo più adatto per anadrmene dato che la mamma era felicemente fidanzata con Charlie e lui, pur essendo il padre di una vampira, mi stava simpatico.

Ora mi ritrovavo in quella situazione: DOVEVO stare vicino a Nessie, l'avevo promesso a Jacob, uno dei miei migliori amici. Fu l'unico a starmi vicino nei momenti di incertezza e questo glielo dovevo.
Mi avvicinai alla figura di quella ragazza dai lunghi boccoli rossicci. Almeno il suo odore era meno cattivo di quello dei suoi genitori.
Renesmee mi salutò con la mano e mi corse incontro. Mentre la vedevo avvicinarsi pensai ke forse non mi sarebbe dispiaciuto starle vicino fino a che non avesse trovato nuovi amici. Io stessa non avevo molte amiche in quella scuola da quando ero tornata, e lei mi aveva sempre trattato con gentilezza anche se non avevamo mai avuto l'occasione di stare da sole e di parlare veramente.

Ero contenta di andare a scuola insieme a Leah, forse perchè era l'unica persona che conoscevo.
E poi non mi sarebbe dispiaciuto parlare un pò con lei, è sempre pensierosa. Deve aver sofferto tanto.
-Ciao Leah. La salutai con la mano.
Lei non rispose, guardava davanti a sè, ok forse dovevo avere un pò di panzieza, non è facile per lei e la devo comprendere.
Guardai la mappa della scuola con attenzione, cercando di memorizzare il più possibile.
Bene prima ora Inglese. Leah fu molto gentile mi accompagnò nella mia classe in assoluto silenzio.
Entrai e il professore mi presento alla classe. Era un momento alquanto imbarazzante.
Le ore passarono in fretta, finalmente pausa pranzo.
Entrai in quell'aula, piena di brusii che il mio udito non reggeva, perchè era molto sensibile
essendo metà vampira.
Leah mi indicò di sedersi vicino a lei, che gesto gentile.
-Grazie Leah.
-Prego. farfugliò
Mangiammo in assoluto silenzio, noi due da sole al centro della stanza e tutti gli occhi erano puntati su di me.
Ero diventata rossa come un pomodoro per l'imbarazzo.
Suonò la campanella e Leah se ne andò a passo svelto svelto.
Ultima ora educazione fisica, ero un impiastro, avevo preso da mia madre.
Anche se rispetto ai miei compagni ero molto più agile e forte.
Finalmete uscii e vidi Jake e l'intero branco che mi aspettava fuori in giardino, corsi ad abbracciarlo e poi andammo in spiaggia.

Oo_New_Moon_oO ha scritto:

Ero contenta di andare a scuola insieme a Leah, forse perchè era l'unica persona che conoscevo.
E poi non mi sarebbe dispiaciuto parlare un pò con lei, è sempre pensierosa. Deve aver sofferto tanto.
-Ciao Leah. La salutai con la mano.
Lei non rispose, guardava davanti a sè, ok forse dovevo avere un pò di panzieza, non è facile per lei e la devo comprendere.
Guardai la mappa della scuola con attenzione, cercando di memorizzare il più possibile.
Bene prima ora Inglese. Leah fu molto gentile mi accompagnò nella mia classe in assoluto silenzio.
Entrai e il professore mi presento alla classe. Era un momento alquanto imbarazzante.
Le ore passarono in fretta, finalmente pausa pranzo.
Entrai in quell'aula, piena di brusii che il mio udito non reggeva, perchè era molto sensibile
essendo metà vampira.
Leah mi indicò di sedersi vicino a lei, che gesto gentile.
-Grazie Leah.
-Prego. farfugliò
Mangiammo in assoluto silenzio, noi due da sole al centro della stanza e tutti gli occhi erano puntati su di me.
Ero diventata rossa come un pomodoro per l'imbarazzo.
Suonò la campanella e Leah se ne andò a passo svelto svelto.
Ultima ora educazione fisica, ero un impiastro, avevo preso da mia madre.
Anche se rispetto ai miei compagni ero molto più agile e forte.
Finalmete uscii e vidi Jake e l'intero branco che mi aspettava fuori in giardino, corsi ad abbracciarlo e poi andammo in spiaggia.

Quel giorno nn fu facile per me.
avrei voluto dirgli tante cose, trovare qualcuno con cui parlare.
ma nn avevo mai avuto un'amica, anzi una: Emily, mia cugina. Dopo quello ke è successo ho sempre allontanato kiunque cercasse si istaurare un contatto con me, forse per paura di soffrire.
E' per questo ke mi sono sempre tenuta tutto dentro (tranne ai membri del mio branco), nn ho mai raccontato a nessuno come mi sentissi, e anke se so ke molti lo deducevano, nessuno mi aveva mai fatto domande, e io stessa nn avevo mai sentito il bisogno di estraniarmi. Quel giorno però vidi Nessie in difficoltà, avrei voluto aiutarla a sentirsi meno in imbarazzo, parlare con lei anke del più e del meno. Sapevo ke lei era una persona molto disponibile e di certo nn mi avrebbe rifiutato una bella kiakkerata.
A dirsi sembrava facile, ma ogni volta ke aprivo la bocca per dire qualcosa, improvvisamente mi mancavano le parole e mi sentivo stupida. Nei suoi okki vedevo l'insicurezza della madre e mi rendevo conto di quanto fossero simili.
Quando all'uscita vidi tutto il branco appostato per accogliere la piccola Nessie, mi sentii particolarmente triste.
Vedevo come Jacob la guardava, avevo visto quello sguardo già in molti dei miei compagni, compreso quello di Sam, e sentii il forte desiderio di essere guardata anke io così. Ma sapevo ke per me era diverso.
Mi fermai a guardare Renesmee correre incontro a Jacob e abbracciarlo come se avesse aspettato quel momento da tutta la giornata.
Jake si girò verso di me e mi sorrise, ricambiai. Nessie mi si avvicinò e mi ringraziò per essere stata con lei.
-Figurati.. Non penso d essere stata di molta compagnia..- risposi. -Ora vai ke gli altri ti aspettano!-
-Non vieni?- kiese. -No grazie, credo ke andrò a fare una corsa.
-Ok..- rispose abbassando lo sguardo per un attimo. quando Jake la kiamò lei corse da lui salutandomi con la mano.
Io raggiunsi la foresta, posai lo zaino a terra e mi spogliai mentra già sentivo l'adrenalina nella vene.
In meno di un attimo già correvo libera nella foresta ma sentivo una presenza oltre me.
"Grazie per oggi" sussurrò Jake.
"figurati" dissi ripensando a come mi fossi comportata male.
"nessie è una ragazza dolce e comprensiva. Capirà!"
"Lo so.."
"Dai vedrai ke domeni andrà meglio.."
"speriamo!"


L'indomani come il giorno precedente aspettai ke la volvo grigia parkeggiasse nel cortile e ke Nessie ne uscisse, perfetta come sempre.
Mi dissi ke ci avrei dovuto provare.
-ciao!- dissi cercando di sembrare il più entusiasta possibile.
sembrava stupita. -Ciao!- rispose con altrettanto entusiasmo.
non sapendo bene cosa dire le kiesi semplicemente -Come va?- e lei, ancora più confusa, rispose ke stava abbastanza bene.
-nn ti piace qui è?- vedendo ke faceva solo una smorfia decisi ke forse nn era il caso di parlare di questo e kiesi come era andata
alla spiaggia.
-Oh.. si è stato.. bello! Abbiamo fatto un grosso falò e mi hanno raccontato le leggende popolari.
Poi abbiamo arrostito della carne e siamo rimasti un pò lì a kiakkierare.-
-ah..-
nel frattempo eravamo arrivati davanti alla sua aula.
la salutai e andai alla mia lezione di Biologia.
All'ora di pranzo mi sedetti al tavolo in cui in genere mangiavo da sola e in silenzio in attesa di scappare a casa. Qunaod Nessie entrò le feci cenno di sedersi vicino a me sorridendo.

Ero dispiaciuta per Leah, volevo essere sua amica. Capivo che soffrire. Ieri aveva riufiutato il nostro invito. Ma oggi non avrei ricevuto un No come risposta.
Scesi dalla Volvo con un pò di sicurezza in più. Raggiunsi Leah, che mi salutò con la mano.
-Ciao. mi disse con entusiasmo.
Ero stupita, che bello, finalmente potevamo diventare amiche.
-Ciao. risposi con altrettanto entusiasmo.
-Come va?.
Wow ero confusa, stava cercando di essere gentile. Era un gesto molto dolce da parte sua.
-Abbastanza bene. farfugliai imbambolata.
-Non ti piace stare qui è?.
Odiavo andare a scuola, per me era come stare in una prigione. Involontariamente feci una smorfia e Leah capì che forse sarebbe stato meglio cambiare discorso.
- Ok! Come è andata alla spiaggia ieri pomeriggio?
- Oh, beh si...è stato bello!..Abbiamo fattò un grosso falò e Embry e Quil mi hanno raccontanto delle vostre leggende popolari...beh poi Sam ha arrostito della carne e come
al solito l'hanno divorata.
- Ah. Sembrava pensierosa.
Eccoci arrivati, la salutai con la mano ed entrai nell'aula di inglese.
Le ore passavano velocissime. Ora di pranzo.
Entrai nella stanza, c'era sempre un grande chiasso,il mio udito non lo sopportava.
Ecco Leah, che mi faceva cenno con la mano di avvicinarsi.
Bene l'occasione che aspettavo.
-Ciao Leah, eccomi qui!
-Ciao Nessie.
-Come sono andate le lezioni?.
- Sono andate alla grande. Grazie. rispose fingendosi entusiasta.
-Senti Leah, oggi pomeriggio Jake io e il branco avevamo pensato di tornare alla spiaggia.
Mi chiedevo se...ti andrebbe di..venirci anche tu..ehm con me..cioè con noi..?. Non smettvo di balbettare, volevo che anche Leah fosse felice.
-Ok ness, ci penserò su. Rispose.
All'uscita di scuola. Leah mi aspettava nell'atrio. Non sapeva che ci fosse una sopresa per lei.
Avevo sudato 7 camice per convincere il branco a essere gentile con Leah, ho dovuto minacciare Jake e tutti gli altri ma alla fine, hanno ceduto. E il mio piano stava per funzionare.
Ero incredibilmente felice. Non riuscivo a fare a meno di sorridere. E avevo coinvolto anche Leah perchè accenava anche lei un piccolo sorriso.
Usciti dalla scuola. Eccoli lì 7 omoni con il sorriso sulle labbra e le braccia aperte ad aspettarci tutti appogiati alle loro macchine scintillanti.
-Eccole. Urlò Embry. Subito dopo ci avvicinammo. E tutti si affrettarono a dare il 5 a Leah.
Era felice, rideva e scherzava.
-Allora che fai vieni con noi baby. disse Paul rivolto a Leah.
-mmmh ok va bene. rispose.
Io, Quil, Emry e Jake salimmo sulla macchina di Quil, mentre Sam,Leah, Jared e Seth su quella di Sam. E sfrecciamo sull'autrostrada. Direzione spiaggia La Push...

Ancora stentavo a crederci...
Quando vidi Jake e gli altri avvicinarsi a me e darmi il 5, pensavo ke si stessero sbagliando.
Non ero mai stata così felice in vita, nn potevo fare a meno di sorridere. Già pensavo di dover rifiutare l'inivto ke Nessie mi aveva rivolto con tanta gentilezza, sapevo ke i ragazzi del branco non mi ritenevano simpatica, e mi rendevo conto ke era stata colpa mia. Sapevo anke ke probabilmante sotto tutto questo c'era lo zampino di Nessie, ma nn me ne dispiacevo.
Il cuore battava più forte del normale (nn ke normalmente batta piano!), finalmente potevo essere, almeno per un giorno, una normale ragazza della mia età, ke usciva con gli amici e con loro andava in spiaggia.
Non so nemmeno da quanto tempo nn ridevo così tanto e mi rendo conto ke per i membri del branco, tranne ke per Sam, era la prima volta ke ridevo così tanto ed ero spensierata.
Non mi posi problemi nemmeno a salire sulla makkina di Sam ma, dato ke faceva male, evitavo di incrociare il suo sguardo.
Nella makkina si stava stretti ma fu davvero divertente. Mettemmo la musica ad alto volume e cantai a squarciagola come nn facevo da ormai troppi anni.
La mia mente si svuotava e quando scendemmo dall'auto li aiutai ad accendere il grosso falò e mi strafogai di carne anke io. I miei compagni mi guardavano strabuzzando gli okki.
Alcuni ogni tanto confabulavano con Renesmee ma nn gli diedi troppo peso.
Per la prima volta ero me stessa.
Dopo la cena organizzarono una passeggiata ma io rimasi vicino al fuoco con Nessie.
Improvvisamente mi sentivo in imbarazzo.
-Io..Ehm..Ecco..mmm.. Ti volevo ringraziare.
So ke li hai convinti tu, e ti ringrazio. Ho passato una giornata magnifica come forse mai in vita mia. Io nn ho mai avuto degli amici e oggi mi sono sentita bene. Non ho pensato a Sam nemmeno un pò.-e così dicendo abbassai lo sguardo. Immagino ke tu sai ke per me è stata dura.. Jake ti avrà raccontato.. Ecco..mmm... Niente ti volevo ringraziare.
6 davvero una bella persona Nessie. Ora capisco perchè tutti di adorano...-

-Leah, io ho fatto tutto questo per te, diciamo ho un sesto senso, che mi dice che tu ne hai passate tante in vita tua. So che per te non è facile essere un licantropo, volevo dimostrarti che anche tu puoi essere felice se lo vuoi. Capisco che sia una brutta cosa, non avere una vita privata e che non riesci a stare vicino a Sam perchè ne sei ancora innamorata.
Ma per quel poco che so, il dolore prima o poi passa. Non posso vederti così è più forte di me. Voglio veramente essere tua amica. E per farlo ho bisogno che tu sia spensierata.
I ragazzi impareranno ad apprezzarti se lo vogliano o no. So che sei simpatica, me l'hai dimostrato adesso. Qualsiasi cosa Leah...sappi che io..beh si io sono vicina a te.-
Non avevo mai fatto un discorso così tutto di un fiato in vita mia.
Leah guardava dritto davanti a se, con gli occhi persi nel fuoco, blu e rosso.
I suoi occhi color nocciola brillavano, avevano millioni di sfaccettature, prima rosso, poi arancione poi ancora nocciola. Il vento gli scompigliava i capelli, raccolti in una coda bassa perfetta. I ricci che gli sfuggivano, cadevano dolcemente sul profilo del viso. Era davvero bellissima.
Passarono alcuni minuti, in assoluto silenzio, il pochi rumore che si udivano erano le risate dei ragazzi che scherzavano in riva al mare.
Ritornai a guardare Leah, sempre nella stessa posizione. La sua bocca si apri lentamente,ed emise un suono impercettibile. O forse tirava un sospiro.
-..ehm Grazie..Ness..- inizio a farfugliare...

-..veramente..
nessuno ha mai fatto niente del genere per me sai.-
Il fuoco scoppiettava davanti ai miei occhi. Nei momenti imbarazzanti cercavo di non guardare le persone negli occhi. E' sempre stato difficile per me estraniare i miei sentimenti, non avevo mai detto cose del genere.
Sentivo però ke stava nascendo qualcosa ke mi legava a lei in modo irriversibile.
sospirai.
-Dall'imprinting di Sam.. non mi sono mai affezionata a nessuno sai?
E non perchè non ne avessi voglia. Ma più semplicemente perchè avevo paura di soffrire. Col passare del tempo è stato sempre più difficile per me legare con gli altri, così mi chiudevo in me stessa. Mi sentivo a disagio con il mio corpo, per questo viaggiai. Cercavo me stessa. Ma nonostante il mio lungo viaggio non cambiai. La solitudine mi rendeva sempre più scontrosa e mi convincevo ke potevo stare bene solo da sola. Mi sentivo colpevole della morte di mio padre, colpevole perchè probabilmente se con Sam fossi stata diversa, tutto ciò non sarebbe successo.
Essere nel branco mi imbarazzava, odiavo la mia condizione.
Cercavo me stessa fuori, ma non capivo ke la vera me stessa si trovava accanto a me. Pensavo ke scappando avrei risolto i miei problemi ma solo ora mi rendo conto ke è accanto alla mia famiglia, a te, al mio branco ke veramente posso dimenticare.
Io so ke non sarà facile, ma se ci sarai tu al mio fianco posso ricominciare..-
così dicendo mi girai a guardarla negli occhi. i suoi bellissimi occhi color cioccolato splendevano sotto il fuoco, li vedevo lucidi.
le guancie acquistavano un colore rosso a causa della vicinanza con il fuoco. la bocca era contratta in un sorriso amikevole. mi rendevo solo ora conto di quanto fosse bella. Nei suoi occhi si intuiva la dolcezza di una vita serena, i suoi capelli volavano al vento e le sue braccia erano incrociate.
Capivo quanto fosse adorabile e anche perchè tutti la trovassero semplicemente irresistibile.
in quel momento sorrise ed era un sorriso talmente dolce ke nn potei fare a meno di sorridere ank'io.
-grazie Nessie...-
Senza aspettare una sua risposta l'abbracciai.
Mi sembrò un gesto spontaneo anke se nn lo facevo da ormai anni.
Capii ke in quel momento ervamo due ragazze normali. Senza differenza. Non più una licantropa e una mezza vampira, semplicemente due ragaze ke si vogliono bene.

-Sono davvero felice, di esserti stata utile. Finalmente hai capito che il tuo posto e qui,
quei maschiacci impareranno a volerti bene, anche perhè se non lo fanno, scateneranno l'ira di Renesmee!.- Scoppiamo in una risata fragorosa, abbastanza forte di attirare l'attenzione degli altri.
Tutti ci guardavano perplessi, stranamente confusi,perchè vedevano Leah, ridere e scherzare, ma sopratutto perchè eravamo a braccetto accanto al fuoco.
-Ragazze mi dispiace dividervi, ma Nessie deve andare a casa- esordì Jacob.
"solito guastafeste".
- Ma proprio adesso Jake è presto..- la mia voce era un lamento.
- Mi dispiace piccola, lo sai come sono i tuoi, se non ti porto ad una certa ora a casa,
mi uccido, devi resistere soltanto un altro giorno, poi sabato e domenica rimani con me a La Push. Che ne dici?.
Non sapevo resistere alle proposte di Jacob, quindi mi alzai in piedi con un salto.
-Ok allora andiamo, ciao ragazzi, ciao Leah, ci vediamo domani.- La salutai facendogli l'occhiolino.
Sali sulla moto di Jacob e mi appoggiai al suo giacchetto di pelle era paurosamente caldo, sicuramente l'aveva lasciato vicino al fuoco.
Mi accompagnò fino al confino, dove trovai mia madre e mia zia ad aspettarci ansiose.

"siete in ritardo lo sapete????"dissi io rubando di bokka le parole a bella...
era trpp arrabbiata con jacob x parlare
"stai tranquilla zia ci eravamo fermati ankora un pò xk stavo parlando con leah" disse renesmee
a quel punto bella divenna rossa (in senso figurato) dalla rabbia...
gli diedi una gomitata
"lo sapete k dovete tornare a casa nell'orario prestabilito...io nn posso vedere nnt x via della presenza dei licantropi e tua madre si preoccupa..sai come è fatta nessie..." dissi io cercando ancora di contenere bella tenedola x un braccio..

- Ma dai mamma, zia, non ho fatto nulla di male. Non c'era da preuccuparsi
e poi ero con Jake e lo sapete benissimo che quando sono con lui sono al sicuro. dissi arrabbiata.
Non capivo proprio perchè dovevano essere così opprimenti. Erano sempre impossesate da una paura morbosa.
Avevo 15 anni sapevo badare a me stessa, inoltre ero anche un mezza vampira addestrata molto bene.
- Renesmee Carlie Cullen. Non ti permetto di parlare a questo modo così sfacciato.
Torniamo subito a casa.- mi disse mia madre stringendo i denti. Quando pronunciava il mio nome intero vuol dire che era veramente arrabbiata. Ma io ero più testarda di lei.
- Io parlo come voglio, solo perchè sei mia madre non ti permetto di gestire la mia vita.
Mia madre incominciava a tremare dalla rabbia. Jake era in disparte con gli occhi sbarrati. Zia Alice cercava in tutti i modi di tranquillizare mamma.
Mamma scattò in avanti liberandosi dalla presa di alice. E mi ritrovai faccia a facci con lei.
Mi guardava con il suo sgardo ipnotico. Ma io la sfidavo.
- Ho detto basta. scandì bene le parole ringhiando.
-NO! urlai. E in una frazione di secondo mia madre alzò automaticamente la mano e mi diede uno schiaffo. La forza che aveva usato era notevole e se non fossi stata una mezza vampira mi avrebbe scaraventato a terra.
Inizia a lacrimare non tanto per il doloro, ma per la sopresa, non si era mai comportata così.
- Ti odio. gli dissi.
E iniziai a correre per la foresta piangendo.
Corsi a casa ma non c'era nessuno, cercai di non pensare e preparai una borsa con lo stretto indispensabile. Avevo deciso di andaremene da quella casa.
Erano tutti opprimenti, io avevo bisongo di più libertà. Uscii di casa, senza una meta precisa.
Arrivai vicino al confine di La Push. Dove mamma e zia Alice non potevano passare.
In quel momento mi venne in mente un luogo dove poter andare. Da Jake no perchè avrebbe fatto la spia. Ma da Leah si..

bella era arrabbiatissima..
non sopportava il fatto che stesse con jack x il semplice fatto k nn voleva facessero..beh si facessero certe cose...
- Ma dai mamma, zia, non ho fatto nulla di male. Non c'era da preuccuparsi
e poi ero con Jake e lo sapete benissimo che quando sono con lui sono al sicuro. disse nessie.
ecco appunto ero solo con JAKE era questo k faceva infuriare bella
- Renesmee Carlie Cullen. Non ti permetto di parlare a questo modo così sfacciato.
Torniamo subito a casa. disse bella con la rabbia k traboccava da ogni parola
- Io parlo come voglio, solo perchè sei mia madre non ti permetto di gestire la mia vita.
bella iniziò a tremare. sembrava un pò jacob...era difficile contenerla era mlt forte
ad un tratto bella scattò in avanti liberandosi dalla mia presa. hey k male.
bella era davanti a nessie e la fissava infuriata.
- Ho detto basta.disse bella scandendo bene le parole ringhiando.
-NO! urlò nessie. a quel punto bella diede uno schiaffo fortissimo alla povera nessie che se nn vosse stata x mezza vampira le avrebbe sfondato la faccia.nessie inzio a piangere...bella nn aveva mai fatto così ero scioccata.
- Ti odio.disse nessie
e si mise a correre verso la foresta...bella inarco il busto e si preparò a seguirla xo io la trattenni x un braccio..
"frs è meglio k la lasciamo un po da sola...deve smaltire la rabbia" dissi io
bella mi guardò x due minuti combatutta tra il desiderio di andare a riprendere sua figlia e quello di fare la cosa giusta
"ok hai ragione tu...jack tienila dokkio se ci riesci...xo alice se nn torna a casa entro stasera la vado a cercare e quella ragazzina se la vedrà mlt brtt" disse bella...era infuriata...
"ok...cerkero di vederle attorno x capire dove sta andando cosi la tengo d'okkio..."proposi io mentre mi avviavo al divano
sarebbe stata una serata d'ura...

LEAH:
Stavo mangiando gelato mentre vedevo annoiata un banale programma alla televisione quando suonò il campanello.
Chi poteva essere a quest'ora? Mamma dormiva da Charlie e Set stava giocando con i videogiochi in camera sua.
Mi alzai dallo sgabello della cucina e corsi ad aprire. -Arrivo!- urlai.
Quando aprii la porta trovai davanti a me il volto di Nessie rigato dalla lacrime. Nei suoi occhi si leggeva stupore e rabbia.
-Posso entrare?- chiese.
La lasciai passare ancora stupita. Non l'avevo mai vista così. Lei è sempre stata la Nessie allegra, quella sorridente, quella con la vita perfetta. Pensavo che era mia la parte di quella che piangeva quando nessuno la vedeva e si rendeva forte davanti agli altri.
La raggiunsi sul divano dove si era seduta. SPensi la televisione.
-Cos'è successo?-
-Posso restare qui qualche giorno? Ho litigato con mia madre come non avevo mai fatto prima...-
D'istinto la abbracciai aspettando che si calmasse un pò.
-D'accordo. Mamma oggi dorme da Charlie perchè domani partono per non ho capito bene dove. Casa è libera, se vuoi puoi restare. Vedrai che si chairirà tutto!-
I suoi occhioni color cioccolato brillavano nella semioscurità. Le mostrai la mia camera e poi quella della mamma.
-Se vuoi puoi dormire qui.- Dissi.
Mi sentivo imbarazzata. Sapevo che di per se poteva essere sbagliato l'aiuto che le stavo dando. Sapevo che quando i suoi l'avrebbero scoperta per me sarebbero stati guai seri.
Sicuramente Bella e Edward avrebbero cercato di attaccarmi, per non parlare di Jacob, che sarebbe stato deluso dal mio comportamento e mi avrebbe levato la parola.
Sospirai pensando che tanto già mi odiavano tutti. Sarebbe stato sbagliato negare l'aiuto a quella persona che mi aveva capito e che è stata la prima ad aiutare me.
Lei si sedette sul letto ed io,più convinta, le accarezzai la schiena sedendomi accanto a lei.
-Vabbè.. Allora senti io vado. Devo staccare la spina a Seth che altrimenti continuerà tutta la notte..- Dissi sorridendo.
-Per qualsiasi cosa sono nella camera accanto. Non ti fare problemi ok?-
Mi resi conto che balbettavo. Mi sentivo impacciata. Non sapevo come ci si comportava in queste situazioni, non sapevo se dovevo passare la notte accanto a lei oppure se dovevo tornare in camera mia. Non era mai venuta nessuna mia amica a dormire qui. Non avevo mai avuto amiche.
Così dicendo la salutai impacciata e tutta rossa in viso e mi avviai verso la mia camera.
Spensi la luce. Non riuscivo a dormire..

In un baleno mi ritrovai a casa di Leah, lei mi fece subito entrare senza chiedermi nulla.
Leah stranamente mi capiva, sapeva che in quelle situazioni, nessuna parola mi avrebbe consolato. Mi appoggiai sul divano e lei mi strinse forte a se. Al contatto con la sua pelle caldissima, mi sentii un pò a casa, mi ricordavo quando stavo abbracciata a jake per le ore
e lui non mi diceva niente e mi accarezzava la testa.
Poi Leah mi fece fare un breve giro della casa, era molto piccola, ma era ben decorata e disposta. C'erano molti fiori e antichi oggetti che appartenevano alla tribù dei Quileut.
- Leah non è che potrei dormire qui per alcuni giorni? Ho litigato con mia madre come non è successo mai prima d'ora.
- Ok nessun problema, Sue tanto rimane a dormire a casa di Charlie. mi disse Leah.
Mi fece accomodare nella sua stanza. Evidentemente lei preferiva dormire in camera della madre.
Entrai per la prima volta in quella camera e rimasi meravigliata era davvero bellissima.
Le pareti erano di un rosa pallido, stupendo e ogni arredamento era color bianco latte e tutto si abbinava paurosamente.
C'era soltanto una cosa che mi attirava particolarmente si trovava in mezzo alla stanza e appeso al soffito, era molto particolare.
- Ti piace?, mi disse Leah. - è un acchiappa sogni.
- Wow. esclamai sbalordita.
Era costruito in legno, un legno pregiatissimo, color ciliegio, era intrecciato e decorato con
preziose pietre bianche. Il piccolo filo di legno agganciava un cerchio con una cornice di legno bianco e all'interno del cerchio c'era dei fili di bambù e di tanto in tanto arricchita da pietre e al centro un altro cerchio più piccolo ed entro esso c'era una pietra a forma di cuore meravigliosa, era blu zaffiro.
Mi appogiai sul letto sempre in testa all'insu. E Leah mi fissava divertita.
Poi se ne andò, si diresse verso la camera di Seth e poi spense le luci.
Non riuscivo a dormire, guardavo quel acchiappa sogni, ero come ipnotizzata
era incantevole. Sentii dei passi provenire dal corridoio e qualcuno bussò alla mia porta.
-Nessie, sono Leah, posso entrare?.
- Certo entra pure. Accesi la luccetta della abat jour.
- Posso sedermi accanto a te? non riesco a dormire!.- mi disse timorosa.
-Certo siediti pure.
Passamo qualche secondo in silenzio. Ad interomperlo fu Leah che mi domandò:
- Ti piacerebbe sapere qual'è la storia di questo acchiapa sogni?-
- Assolutamente si.
- E una storia molto lunga e dolorosa e riaffiora in me moltissimo ricordi dolorosi, ma ci tengo tanto a raccontartela.
- Grazie Leah, sei sicura di volermela raccontare?.
- Certo, questo acchiappa sogni è un regalo di Sam, me lo diede quando lui mi ha lasciato per mia cugina Emily.
Lo sguardo di Leah era vuoto e sofferente, in quel gli occhi neri rispecchiava tutto il dolore e l'agonia provata, lei amava veramente Sam.
- Quel giorno arrivato a casa mi abbracciò forte e mi diede questo acchiappa sogni. Era per il nostro anniversario, avevamo appena fatto 3 anni. Lui mi guardava con tanto amore, lo scartai con tanta cura e aprii la scatola, c'era questo acchiappasogni con una dedica.
Al centro del cuore. Aprii il bigliettino e lessi quello che c'era scritto.
Il mio cuore è per te, tutto quello che c'è è per te e vive per te.
E io che vivo per te, non ti lascerò mai.
Ti amo Leah. Vuoi sposarmi?
Ero davvero emozionata, piangevo lacrime di gioia. Ma ad un certo punto dalla cucina entrò Emily mia cugina e Sam fu come colpito da un fulmine, la fissava con uno sguardo di assoluto amore.
Dopo qualche giorno Sam si comportava in modo strano, non mi guardava più, non mi parlava più, sembrava che mi volesse evitare. Quando un giorno. Proprio qui in questa camera mi disse che la nostra storia non poteva funzionare perchè lui si era innamorato di mia cugina. Io ero straziata dal dolore che caddi in depressione, diventai acida e insopportabile, poi diventai licantropa e il mio carattere diventò ancora più irrequeto. Finchè non sei arrivata tu che ti sei dimostrata mia amica. Questa storia non l'ho raccontata a nessuno anche se sono passati 10 anni io tengo quell'acchiappa sogni come l'unico ricordo che ho di Sam quello più prezioso e indissolubile. Lo amo ancora e non faccio altro che pensare e sognare lui grazie a questo acchiappasogni.- Mi disse Leah con le lacrime a gli occhi.
Ero davvero commossa che non riuscii a trattenere le lacrime. L'abbracciai forte, forse come nessuno aveva fatto mai, perchè non era abituata, era un abbraccio sincero venuto dal cuore.
Quella notte ci addormentammo sdraiate mano nella mano, come delle vere amiche, sapevo che qualcosa nella vita di Leah sarebbe cambiata per sempre...

non potevo credere che lo stavo facendo.
Non avevo mai detto a nessuno dell'acchiappasogni.
In quel momento sentivo che di lei mi potevo fidare e che forse mi avrebbe capita meglio di chiunque altro.
Rivedevo quei miei giorni felici che io cercavo di dimenticare. Rivedevo quei suoi occhi luminosi.
Rivedevo quel sorriso che gli illuminava il viso. Ricordavo il suo leggero imbarazzo al primo appuntamento. Ricordavo i brividi che avevo provato quando mi aveva tenuta per la prima volta per mano. Ricordavo il sapore delle sue labbra. Ricordavo i pomeriggi passati abbracciati a leggere. Ricordavo le sue carezze sulla guance. Ricordavo il profumo della sua pelle calda.
Ricordavo come nn avessi mai dubitato del mio amore per lui anke dopo la trasformazione. Ricordavo le passeggaite sulla sabbia.

Le parole mi sgorgavano da sole mentre raccontavo tutto a Nessie. Sentivo le lacrime pungermi gli occhi e evedevo la mia amica di fronte a me sempre più sfocata.. I suoi ochhi mi guardavano tristi e preoccupati.
Avevo deciso di dirglielo, ci avevo pensato tutta la notte ed ero convinta della scelta che avevo fatto.
La sentivo vicina.
-LA cosa brutta, Ness, è la consapevolezza del fatto ke non tornerà più indietro, è la consapevolezza dell'eternità.
Non posso sperare nemmeno ke in lui viva un bel ricordo di me, o che almeno mi pensi ogni tanto. L'imprinting ti fa vedere solo LEI.
Io lo amo.- Sorrisi. Non l'avevo mai detto chiaramente, anke se tutti lo sapevano.
-Immagino ke tutti lo sappiano...-
-Sono passati dieci anni. Ormai sono sempre più convinta ke non ci sia soluzione. Ho provato a vedere altri ragazzi anke fuori di qui, ma in ognuno io cerco un nuovo lui. Mi rendo conto ke nessuno sarà come lui e ke io non potrò mai riaverlo.
Forse dovrei dire ke mi basta ke sia felice.. ma nn è così. Sarà un'amore impuro ma sento una fitta al cuore ogni volta ke lo vedo. Ogni tanto vorrei ke si sentisse un pò in colpa ma probabilmente non è così. Nascondo i miei sentimenti xk non voglio dargli soddisfazione, voglio fare la persona forte, ma poi sono 10 anni ke piango..-
Sospiro e mi lascio abbracciare. Sento il suo odore ke improvvisamente mi sembra buonissimo. Sorrido. Forse non è tutto perduto. Forse almeno lei mi satrà vicino e non se ne andrà..

Il mattino dopo mi sveglio accanto a lei. La sua mano è nella mia. Sorrido e scendo a fare colazione. Dopo lo sfogo del giorno precedente mi sentivo svuotata. Mi guardai allo spekkio: Avevo gli occhi gonfi e rossi che vengono quando ti addormenti pianegendo.
Sento i pesantissimi passi di Seth per le scale.
-E' pronta la colazione? Ho fame!-
-Ke novità Seth!- dissi sorridendo. Mio fratellon è un'altra persona con cui sto bene. Lui non mi giudica e mi sta vicino anke quando nn mi sopporto da sola.
-Nessie ha dormito qui. Si fermerà qualche giorno.-
Nei suoi okki leggo la confusione.
-Ha litigato con i suoi. Guai a te se lo dici a Jacob!- Così dicendo gli lancio uno sguardo di fuoco.
-Non lo devi nemmeno pensare kiaro?-
-Okok!- Dice sciokkato ancora sconvolto. Fissava un punto in cima le scale, mi girai anke io e vedi Nessie, bellissima come sempre, scendere le scale lentamente e sorridendomi.
Automaticamente ricambiai...

Dopo tanto tempo, vedevo leah sorridere tranquilla.
Eppure, mi sentivo strana, c'era qualcosa che non quadrava.
Sentivo che quel giorno non sarebbe stato del tutto felice.
Infatti appena arrivata in cucina, sentii dal salone il suono del campanello.
Leah automaticamente mi nascose.
-Nessie, non so chi sia, ma per sicurezza nasconditi in camera mia,
appena sarà finito tutto ti verrò a riprendere.
Leah corse verso il salone, guardò nell'occhiello e preuccupata si voltò di scattò.
Con la mano mi fece il gesto di arretrare per nascondermi meglio
e mi sussurava o meglio tentava di farmi capire che dietro la porta c'era un mio familiare.
Sicuramente era jacob, perchè i Cullen non potevano superare il confine.
Sentii i passi di jacob,pesanti e decisi, attraversare il salone e urlare come un pazzo.
- Leah dov'è Nessie, dimmi dov'è.
- Non ne ho idea jacob, ma ti pare una succhiasangue in casa mia?. balbettò. Sicuramente diceva quelle cose per proteggermi.
- Davvero Leah, sono disperato guardami, non dormo non mangio da due giorni.
La famiglia è preuccupata per lei, Bella è depressa, non fa altro che piangere e nessuno riesce a calmarla neanche Jasper con i suoi poteri.
- Se Nessie si troverebbe qui te l'avrei già detto ma non è così. sussurò più decisa Leah.
- Leah guardami negli occhi, ripeti quello che hai detto guardandomi negli occhi.
Se Leah non sarebbe riuscita a reggere ancora a lungo, guardare negli occhi Jacob sarebbe stata davvero dura.
non sapevo che fare, una parte di me, voleva correre verso jacob e urlargli che lo amavo e che non volevo far soffrire nessuno, ma un altra mi diceva che era meglio stare lontana
perchè avrei peggiorato le cose e magari scatenato l'ira dei miei.
Ci fu un lungo silenzio, la tensione si faceva sentire, mi mancava il respiro.
Ad un certo punto sentii sussurare qualcosa.
- è qui lo sento, sento il suo profumo Leah, dimmi dov'è?
- JACOB BLACK TI HO DETTO CHE QUI NON C'E' NESSUNO, STAI IMPAZZENDO E' SOLTANTO LA TUA IMMAGINAZIONE. Urlò così forte che mi fece saltare.
Non so bene quello che accadde dopo, ma sentii solo qualcuno che singhiozzava.
Jacob stava piangendo.
Cosa dovevo fare?

Mi sembrava ke il mondo girasse al contrario..
Perchè tutti piangevano? Jacob davanti a me sembrava inerme come nn lo era mai stato. Fragile. E' incredibile come l'amore può far cambiare chiunque.
Vedendolo piangere mi sentivo sottoterra, ripensavo alle volte ke avevo pianto io e mi sentivo cattiva a sapere ke piangeva per colpa mia, che avrebbe potuto smettere in un secondo, sarebbe bastatpo prendergli le mani e portarlo nell'altra camera. Un gesto avrebbe potuto far tornare tutto alla normalità. Sarebbe bastato poco a far ritornare Nessie a casa, alla sua perfetta vita felice, sarebbe bastato poko per far smettere Jacob di piangere e Bella di soffrire.
Non sapevo ke fare.
Vedere gli altri soffrire era quasi peggio di soffrire io stessa. Per questo non volevo far soffrire nemmeno Emily.
Pensai però ke sarebbe toccato a Nessie scegliere cosa fare, erano tutte scelte ke doveva fare lei e nessun altro per conto suo.
Io potevo solo assecondarla e accompagnarla nelle sue decisioni.
Mi sedetti sul divano affianco a Jacob.
-Passerà tutto, tutto passerà vedrai. So ke la sua lontananazati può far star male ma lei ti ama così tanto ke non saprà fare a meno di tornare. Lasciala sfogare. Lasciala fuggire dalla sua quotidianità e vedrai ke poi lotterà per riconquistarla.
Lei ti ama, e lo sai. Tu ami lei. Lei ama la sua famiglia e la sua vita; perchè non dovrebbe? Ha tutto quello ke chiunque potrebbe desiderare. Non sarà sicuramente così scema da buttarlo all'aria..- Così dicendo voltai lo sguardo verso l'oscurità in cui sapevo Nessie nascosta. Le feci l'okkiolino.
-L'idea ke lei scappi, l'idea ke lei voglia sfuggiare a me. L'idea ke lei possa desiderare altro, l'idea ke forse non è felice con me o comunque in generale... E' questo ke mi distrugge. Mi distrugge il fatto ke lei non si possa sentire appagata, ke abbia altri sogni e desideri da realizzare.. Ti devo ringraziare per il conforto ke mi dai..-
-..Di niente- sussurai..
Lo fissai, lo fissai a lungo in ogni dettaglio. Chissà come si sentiva Reneesme a stare con un ragazzo come lui..In fondo era dolce e protettivo. Chissà cosa si provava a stare con una persona ke a te ci tiene e veramente e piange x te.. ormai dovevo averlod imenticato. Sospirai...

ok era arrivato il momento di intervenire nn potevo aspettare che nessie tornasse bella stava toppo male e nn potevo sopportare di vedere la mia sorellina così.
Ed nn si vedeva ormai da parecchi giorni tutto sembrava un incubo in casa si poteva sentire fote è chiaro la tensione e la paura così decisi di uscire a cercarla e sapevo anche dove dirigermi LA PUSH!
uscii di casa sfrecciando alla velocità della luce sentii rose chiedermi dove stavo andando ma nn mi fermai volevo farlo da solo e così corsi alla velocità della luce....... dopo circa 10 minuti che stavo correndo vidi Edward che mi si affiancò e mi intimò di fermarmi sembrava furioso, nn badai a lui e continuai la mia corsa folle verso la push arrivato al confine mi fermai e li Edward mi disse: -sei pazzo? nn ti azzardare met nn è il caso, jake mi tiene informato su tutto-
-e che ne sai che quel cane ti dice la verità?!?-
-ti ricordo che leggo nella mente-
-già nn ci avevo pensato però io voglio controllare comunque-
e detto questo passai il confine, bene nn era successo niente cosi cominciai ad incamminarmi quando ad un certo punto fui atterrato da un lupo era quil
-quil che diavolo fai devo cercare mia nipote-
-met qui la cerchiamo noi voi nn potete oltrepassare il confine- disse jake
-jake bella sta da schifo nn sopporto vederla così-
-lo so anche io sono ridotto uno straccio ma qui nn c'è-
e appena finì un ondata di sangue in investì in pieno volto ma nn era sangue di un qualsiasi umano era sangue di nessie
- jake l'hai sentito anche tu?- gli chiesi visto che aveva cambiato espressione
-si proviene da casa di leah-
e così partì verso la direzione dell'odore dicendo a quil di seguirlo e io feci lo stesso, era lei ne ero totalmente sicuro.
arrivati nei pressi della casa jake mi disse di aspettare li dove ci trovavamo perchè leah nn amava molto i vampiri e così feci aspettandolo........ riuscii ad udire solo una cosa prima che arrivasse davanti alla porta:
-speriamo che nn senta il loro odore-

Eravamo sdraiate sul divano, abbracciate, vedevamo una delle solite commedie ke dalla prima scena si sa già come finirà quando sentii l'inconfodibile odore fi Jacob ke ormai mi era familiare.
Feci segno a Nessie di andare di sopra e lei con poki sguardi mi capisce. Feci un sospiro e mi alzai avvicinandomi lentamente alla porta. Prima di aprire xò mi colpi un forte odore acre. Il naso mi piazzicava. UN Vampiro. Avevano varcato il confine. Non avevano rispettato i patti. Mentre le mani già iniziavano a tremare per la rabbia decisi di calmarmi.
Sicuramente se ci fosse stato Edward avrebbe saputo già ke li avevo riconosciuti.
Aprii di scatto la porta e trovai davanti a me Jacob con uno sguardo investigatore. Era tranquillo. I nostri nemici avevano varcato il confine e lui era tranquillo. Automaticamente mi si annebbiò la vista ma ancora una volta affondai le unghie nella palma della mano. chiusi gli occhi. Sospirai di nuovo.
-Cos'altro c'è Jacob?- Mi constrinsi a non far trapelare la rabbia dalla mie parole ma spaevo ke non era facile.
-Dov'è Nessie?- Mentre pronunciava queste parole da un cespuglio vicino casa un ombra velocemente fece un balzo. Io intanto avevo già acquistato peluria.
Una massa pesante si buttò su di me. Sentivo i suoi denti affondare nel braccio. Cion tutta la forza che avevo in corpo respinsi quello ke ormai avevo riconosciuto come Emmet catapultandolo solamente a poki metri da me. Ringhiai. Lui era più forte. Io avevo la velocità. Il mio respiro era affannoso e vedevo Emmet già in posizione di attacco.
Capii facilmente ke stava per rifiondarsi su di me. Automaticamente saltai in modo da far andare il suo colpo a vuoto. Sapevo ke non avrei potuto sopportare una battaglia. Ero debole. Gli ultimi giorni mi avevano stremata e non mangiavo vera carne da una settimana.
Non potevo andare avanti schivandolo perchè mi sarei stancata ancora più facilmente. Intorno a noi sentivo dei movimenti. Mi distrassi un attimo e zac. Già i suoi denti affondavano nella mia carne togliendomi l'energia e provocando fitte di dolore in tutto il corpo. Mi arresi. Anke volendo non ce l'avrei fatta contro tutti.
Chiusi gli occhi mentre il dolore mi sconfiggeva, fin quando non sentii la voce tuonante di Sam ke urlava al mio nemico di fermarsi. Quei secondi furono necessari per recuperare la forza sufficente a sottrarmi alla sua presa e a ritornare umana.
Jacob mi poggiò un telo addosso per evitare ke tutti mi vedessero, ma in quel momento ero così arrabbiata da metter da parte anke la vergogna.
-HANNO VARCATO IL CONFINE!!! TU GLI HAI FATTO VARCARE IL CONFINE!-
Urlai così forte ke sentii la gola rachiare. Avevo le lacrime agli occhi. Sentivo ad essere l'unica ke ancora lottava.
Emmett mi fu sopra di nuvo in un secondo, facendomi battere la testa e continuando a mordere la mia pelle ormai umana. Mi avrebbe potuto uccidere facendo solo un pò di pressione. Davanti a me vedev solo il suo volto bellssimo mentre le ossa si rompevano sotto il suo peso.
Improvvisamente un'ombra scura passò sopra la mia testa afferrando Emmet e allontanandolo da me. Seth lo aveva immboilizzato. Sentivo le ossa frantumate. Non riuscivo a muovermi. Sam mi si era intanto parato davanti ringhiando a quel vampiro, fu il primo. Anke Jacob si skierò automaticamente davanti a me, così come Quil, Embry, Jared e Paul ke nel frattempo avevano ricevuto il rikiamo di Sam.
Vedevo tutto sfocato.. Sokkiusi gli okki. Non riuscivo più nemmeno a parlare.
Pensavo solo ke volevo ke Nessie fosse felice.
Riuscii a girare la testa e vedere Edward ke mi guardava distante dal gruppo. Mi fissava.
Automaticamente scoppiai a piangere anke se facendolo sentivo ke le larcime provocavano dolore e ke i singhiozzi provocavano un'urto contro la cassa toracica, probabilmente malconcia...

nn so perchè gli saltai addosso ma sapevo che avrebbe mentito e poi ormai aveva sentito il nostro odore ero furioso stava nascondendo mia nipote sapendo tutto il male che provocava quella CAGNA LA ODIAVO! seth aveva una presa salda su di me e ormai mi aveva immobilizzato nn potevo più muovermi comunque mi divincolai e urlai
-CAGNA DIMMI DOV'è MIA NIPOTE!!! DIMMELO!!-
ero troppo nervoso sarei riuscito a distruggere l'intero pianeta quando ad un certo punto una vocina molto familiare e che adoravo fermò il tempo tutti si bloccarono e si irriggidirono
-basta-stava piangendo -zio met basta ti prego nn voglio fare soffrire nessuno colpa mia ti prego- avevo il cuore a pezzi la mia nipotina stava piangendo e solo perchè io dovevo fare il grande
-scusa nessie, scusa leah, scusa sem, scusate tutti-
sem mi guardava con un misto di conpassione e nervosismo l'avevo fatto arrabbiare tanto
-scuse accettate però ora vi pregherei di uscire dal confine e di nn oltrepassarlo più-
-si sam scusaci io e met togliamo il disturbo, jake riporta a casa nessie dopo, e sam un altra cosa non punire leah stava solo confortando la mia bambina scusaci ancora-
e detto questo seth mi lascio io lanciai un occhiata a leah e me ne andai con ed e mentre la porta si chiudeva sentii nessie chiedere scusa a leah per i problemi che le aveva causato, poi guardai ed e mi disse
-con te facciamo i conti a casa-
bene sarei ufficialmente morto.....

Sam mi aiutò a rialzarmi e mi accompagnò a casa mentre Emmet mi guardava malissimo allontanandosi. Ricambiai.
Sam mi adagiò sul divano. Dovevo avere una gamba rotta e qualche costola incrinata.
Sentivo le sue mani sfiorarmi la gamba.
-Torno subito!- disse allontanandosi in cucina.
-Scusa Leah, scusa davvero.- mormorò Nessie -Lo sapevo, non dovevo meterti nei pasticci, e ora tu stai mae x colpa mia.
Non sono una vera amika, una vera amica non farebbe del male all'altra. Mi dispiace davvero. Capirò se tu non vorrai più vedermi.- Le sue parole mi facevano capire quanto davvero ci tenesse a me.
-Non ti preoccupare- sospirai - Mi hai dimostrato la tua amicizia dicendomi questo e standomi vicina. dal momento in cui sei entrata nella mia vita io sono davvero serena, e non mi allontanerei da te x niente al mondo..- dissi.
-Grazie- disse gentilmente. -Grazie a te..- così dicendo mi abbracciò ma si scanso subito sentendo il miolamento a causa del dolore alle costole. -Scusa- sorrise.
Intanto ci avevano raggiunti anke gli altri membri del gruppo. Abbassai lo sguardo.
-Scusate, scusa Jacob, sapevo di non doverlo fare ma ho deciso di aiutare una cara amica nel momento di difficoltà. Avrei comunque assecondato le sue scelte. Le sono stata accanto quando ha deciso di nascondersi da me. Tu l'avresti privata del suo spazio e l'avresti rispedita a casa. Scusa Seth, se ti ho cionvolto in questa situazione. Scusate tutti voi se x colpa mia i vampiri hanno superato il confine.Mi dispiace davvero. Scusa Sam, se ti ho messo in condizione di fare una scelta. E scusate se vi ho messo in alllarme. Non volevo.-
Sam infatti era tornato con un impacco di ghiaccio. Lentamente si sedè accanto a me sul divano e lo poggio sulla mia gamba. Subito il dolore si affievolì ma non spaevo se era per il ghiaccio oppure per la sua presenza accanto a me.
-Leah, so che per te questa è una novità. So ke magari, a causa mia, tu non hai avuto molti amici. Mi rendo conto del gesto ke tu hai voluto fare nei confronti di Nessie ke ti è sempre stata vicina. Forse tu hai sbagliato, ma non potevi fare altro. Anke io forse avrei fatto così..-
Socchiusi gli occhi. -Grazie ragazzi-.
In breve tempo tutti se ne andarono. Nessie mi salutò con le lacrime agli occhi. -Passa quando vuoi!- Dissi sorridendogli trattenendo il pianto.
Sam dopo, ke era venuto il dottore, continuava a rimanermi vicino. Si occupava di me con estrema cura. Mi cambiava le bende ogni ora e lo faceva con estrema delicatezza. Era incredibile come a distanza di anni e nonostante il dolore, riuscivo ancora a provare i brividi quando mi sfiorava. Avevo la pelle d'oca e mi sentivo avvampare. Non succedeva da anni.
Non parlammo molto, io non volevo. Vedemmo la televisione abbracciati sul divano e, quando mi portò in camera, passò la notte affianco al mio letto. Non mi sentivo così felice da tantyo tempo. Per un pò potevo fingere ke non era successo ninete e che lui fosse ancora MIO.

Maledizione!
Cosa avevo combinato??
Non era possibile, ora stavano tutti male per colpa mia.
Mi ero scusata più volte con leah e non capivo se mi avesse perdonato o meno.
Avevo fatto infuriare zio Emm e aveva reagito in quel modo su di Leah, quando l'unica che aveva colpa ero io.
Non avrei dovuto scappare, ma avevo paura delle conseguenze.
Prima di raggiungere gli altri presi da parte zio Emm e ci mettemmo seduti vicino ad un albero.
- zio emmett mi dispiace del casino che ho creato, ma non è stata colpa di leah, ho fatto tutto da sola, e lei ha cercato di proteggermi è stata una mia idea scappare è stata una mia idea andare da leah. Lei infatti è stata davvero gentile. Non avresti dovuto trattarla in quel modo. Mi facevi davvero paura.
Vedevo zio Emm triste e pensieroso, non mi piaceva quando era così.
Ma purtroppo ora avevo ragione io.
Sapevo bene che anche papà la pensava come me e ormai aveva origliato tutto.
Quando entrai in casa, Alice, Jasper e Esme erano intorno a mia mamma, aveva la faccia sconvolta come se fosse morta una parte di lei.
Carlisle non c'era e Rosalie era vicino alla finestra che guardava la scena.
Mia madre mi vide e mi corse incontro mi abbraccio a sè tanto da sbriciolarmi.
- Oddio Nessie non fare più una cosa del genere ti prego mi hai fatto preuccupare tantissimo, ti chiedo scusa ho sbagliato a fare quello che ho fatto ma non era mia intenzione ero preucupata per te, scusami piccola sono solo una stupida.
- Tranquilla mamma anche io ho sbagliato a scappare mi dispiace ma ora è tutto apposto.
- Vuoi qualcosa da mangiare sarai affamatissima. Mi disse la nonna.
- Non nonna tranquilla Leah mi ha preparato qualcosa da mangiare, ora sono solamente stanca voglio dormire.
- Ok piccola, Edward accompagnala a letto per favore.
- Buonanotte a tutti, a domani.
E così salii in camera e mi addormentai sotto le coperte ascoltando il continuo vociare della mia famiglia.

-ed pensi che quello che ho fatto oggi possa rovinare la nostra alleanza con i cani?-
-no met non penso ma sono sicuro che devi delle scuse a leah è molto arrabbiata e lo sono anche io per il modo in cui hai reagito, met sapevo che dentro quella casa cera nessie dovevi aspettare e invece no come al tuo solito hai reagito con i muscoli e nn con il cervello mett bastava poco sem voleva rompere il patto sei un imprudente e un incoscente se avessi aspettato nessie sarebbe uscita da sola aveva già in programma di farlo!!!-
ok era infuriato l'ho conbinata davvero grossa non so perchè ed mi a risparmiato ma ora nessie stava male per colpa mia perche ho fatto male a leah e lei nn voleva che succedesse questo qundi la prima cosa da fare era tirare su il morale alla mia nipotina.
-ed scusami domani mi scusero con sam e leah ora però mi devo scusare con una persona la più importante di tutte, quindi nessie è ancora sveglia?-
-si ci sta ascoltando-
e appena sentii quelle parole corsi su per le scale dritto in camera di ed o per meglio dire l'ex camera di ed perchè ormai era camera di nessie quando dormiva da noi; arrivato vicino alla porta bussai piano e dissi
-piccola posso entrare tuo padre mi ha detto che sei sveglia-
e attesi era un attesa interminabile ma dalla stanza non uscì nessun suono
-ok nessie scusami, se nn mi vuoi parlare va bene sono un mostro lo so perdonami piccola-
e appena finii di parlare la porta si aprì e sulla soglia c'era nessie che mi guardva e stava piangendo mi guardò per un secondo poi mi salto addosso e mi abbraccio forte
-zio ti prego non arrabbiarti più così mi hai fatto paura, lo so sono una stupida ti devo chiedere scusa....-
-e piccola non sei tu quella che deve chiedere scusa ma io sono un mostro non dovevo arrabbiarmi così scusami ti prometto che non mi vedrai più così arrabbiato-
e detto questo la portai fino al letto cullandola come quando era piccola lei ogni tanto mi guardava e sussurrava un leggero scusami ma io nn ci facevo caso ero troppo arrabbiato con me stesso per il mio comportamento e continuammo così finche lei non si addormentò.