Renesmee e la scuola!

-No! No! No e no! Io a scuola non ci vado!
E detto questo, misi il muso, incrociai le braccia e abbassai lo sguardo. Proprio come una bambina piccola.
-Avanti Renesmee, non sarà mica la fine del mondo!- disse mia madre, chiaramente esasperata e stanca del mio comportamento.
-Ha ragione tua madre. Assomigli ad una bimba di 3 anni- intervenne mio padre.
-Meglio! Così non dovrò andare a scuola!
-Ci sarebbe sempre l’asilo- disse mio padre, sorridendo.
Lo guardai male.
Non intendevo tornare indietro riguardo alla mia decisione: io a scuola non ci sarei mai andata. E fino ad allora non ne avevo mai avuto bisogno, visto che c’era mio nonno che mi faceva da insegnante (e sinceramente credo anche che sia meglio di qualunque insegnante).Questo perché, secondo loro, dovevo imparare a controllare i miei istinti da vampira, e il posto meno adatto è certamente una scuola pubblica piena di persone. Ma il giorno dopo il mio quindicesimo compleanno, cioè oggi, i miei genitori avevano deciso che era meglio frequentare una scuola pubblica come tutti i miei coetanei, visto che ora riuscivo a controllare i miei istinti con successo (anche se ne ho di meno rispetto ai normali vampiri). ‘Che cosa stupida!’
-Non è una cosa stupida. Serve per la tua educazione- rispose papà al pensiero.
Lo guardai ancora più male. Odiavo quando usava la lettura nel pensiero con me, e lui lo sapeva bene. Mi disse che non lo faceva apposta e che in futuro avrebbe cercato di evitarli. Ma ho come l’impressione che gli piacesse sentire i miei pensieri, o comunque vedere cosa pensasse sul serio sua figlia.
-E ti serve anche per regolare i tuoi rapporti sociali, visto che non hai altri amici oltre che a vampiri e licantropi.- concluse mia madre.
‘Dimentichi le ragazze lupo’. Mio padre mi lanciò un’occhiata. Le ragazze lupo erano quelle ragazze che avevano avuto l’impriting con i licantropi, ovvero Emily, Claire, Rachel, Kim e io.
-Quindi non si discute più: tu dalla prossima settimana andrai alla Forks High School.- e con questo mia madre concluse la discussione.
No, non potevo arrendermi così. Dovevo trovare una soluzione, o anche una scappatoia che mi avrebbe permesso di evitare di andare a scuola. ‘ Ma se devo andare a scuola, dovrò usare il mio cognome, e visto che nessuno deve sapere che sono la figlia di Bella…’
-Non pensarci neanche: cambieremo il tuo cognome, da Cullen a Robinson.-disse Edward mio padre.
-Già, cambiare cognome è una soluzione. Ma cosa succederà quando dovrete andare a parlare con il preside (naturalmente perché vorrebbe complimentarsi con voi riguardo alla mia media perfetta), ed il preside vi riconoscerà come suoi allievi di una volta? Quando poi, aprendo dei vecchi annuari scolastici, vedrà le vostre foto, e voi naturalmente sarete identici ad allora? E quando vedrà anche che vi chiamte rispettivamente Edward Cullen e Bella Swan, e non Mr. e Mrs. Robinson? E quando capirà che io sono la figlia di Bella?
Edward e Bella mi guardarono, come per dire che effettivamente avevo ragione. Io sorrisi, fiera di me stessa.
-Purtroppo Nessie ha ragione, Bella. Se la mandiamo alla FHS, rischiamo sul serio di essere scoperti.
Mia madre si morse un labbro: l’avevo messa in un angolo.
-A quanto pare dovrò continuare le lezioni con il nonno…- commentai entusiasta.
-A quanto pare…- concluse mia madre con una punta di amarezza.
Cominciai a saltare per il salotto, sotto lo sguardo furente di mio padre.
-Ciao a tutti!- ci salutò Jacob, appena arrivato - Ehi, come mai Nessie sta saltellando, mentre voi due sembrate appena tornati da un funerale?
-Ciao Jake!- ricambiai il saluto con un bacio, mentre i miei si giravano per lasciarci questo momento di privacy –Lasci che ti spieghi tutto- e detto ciò gli toccai la fronte, facendogli vedere tutta la nostra discussione.
-E quindi puoi dedurre anche tu che mandarmi alla FHS, sarebbe un grande errore!- dissi quando Jake ebbe visto e capito tutto.
-Questo è vero. Edward, Bella, se la mandate là, sbagliereste di grosso- ammise Jacob, e io gli sorrisi contena di avere un alleato.
-Ma….- disse, lasciando la frase sospesa, e facendomi ritirare il sorriso e tutta la benevolenza che avevo verso lui.
-Ma?- commentai –Cosa vuol dire “ma”?
-Vuol dire che il tuo ragazzo a volte ha delle idee davvero geniali…- disse mio padre, improvvisamente raggiante e sorridente.
‘Cattivo segno.’ C’era solo una volta in cui Jacob e Edward andavano d’accordo: quando parlavano di macchine e motori. All’infuori di quello, le rare volte in cui i due andavano d’accordo su qualcosa, quel qualcosa non significava niente di buono, per me.
-Ma, tu potresti andare alla scuola di LaPush, quella che ho frequentato io. Lì, nessuno farà mai il collegamento con Bella e tantomeno con i Cullens.- mi spiegò Jacob.
-Così tu frequenterai una scuola normale senza il pericolo di venire scoperti- commentò mia madre, che aveva ripreso colorito (modo di dire, naturalmente) –è un’idea geniale. Complimenti Jake!
-Grazie!
-Ma tu da che parte stai?- rivolgendomi a Jacob, con tono decisamente infuriato.
-Dalla parte che ritengo migliore per te.
E detto questo le tre persone che amavo di più (ma che in quel momento avrei volentieri ucciso) si misero a discutere sui particolari della questione.
-Quando possiamo andare a fare l’iscrizione?- disse mia madre.
-Direi anche subito. Penso che il preside troverà un po’ di tempo per un suo ex-alunno….anche se non il più brillante!-commentò Jacob
-Perfetto! Allora è tutto deciso.- concluse Edward.
-No…NO! No che non è deciso! Io…Tu…La scuola….- non avevo più idee- ALICE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- e corsi urlando verso la camera di mia zia, cercando conforto.....

La guardai correre via.. ebbi come un flash di me.. qualche anno prima.. quando correvo
da Alice quando le cose andavano male.. ma il tempo per me.. non era mai passato..
vedevo mia figlia crescere.. ma per me restava sempre la mia bambina.. anche se si era fermata.. l'immortalità era parte di lei.. come tutti Noi..
<<hey Nessie torna qui!!!>>
e prima che lei potesse raggiungere la stanza di Alice.. io liberai il mio Scudo.. per fermarla..
<<PRESA!>>
Liberai una fragorosa risata.. con mia figlia imbronciata.. che si dimenava su di me..

-lasciami stare io a scuola non ci vado. dissi imbronciata.
Stranamente riuscii a svincolarmi e cercai di correre verso la stanza di Alice più veloce che potei. Mia madre presa alla sprovista e al quanto sorpresa rimase in bambolata in mezzo al salone e mi diede il tempo necessario per raggiungere la camera di Alice.
Mia zia stava comodamente sdraiata sul tappeto, sfogliando svogliatamente una rivista di moda che soltanto la copertina costava 10 dollari.
-Zia! Edward, Bella e Jacob mi vogliono male!- mi lanciai in braccio a lei, frignando come una bambina (ma senza piangere).
-Su, Nessie, su! Non fare così, che non ti sopporto vederti triste! Fammi capire…
Le mostrai tutta la discussione, da quando i miei mi avevano annunciato la LIETA notizia e fino alla BRILLANTE idea di Jake.
-E questo è tutto. Io a scuola non ci voglio andare. E papà lo sa!
-Dimmi una cosa, perché non vuoi andare a scuola?- chiese mia zia.
Mi bloccai. Era una cosa personale, e cercavo di non pensarci per evitare di farlo sapere a papà. Così, mentii.
-Ho paura di assalire uno studente o un professore per la sete
A quelle parole mia zia scoppiò in una fragorosa risata.
-Si può sapere che cosa c’è di tanto buffo?
-Scusa, è che mi sembra così…FOLLE come idea! A scuola ci siamo andati tutti, e non ci è scappato mai un morto. Inoltre tu sei vampira solo per metà, quindi la tua sete è minore, e quindi più semplice da controllare. Non ti devi preoccupare.
Sbuffai. Certo che non c’era da preoccuparsi, non era quello il vero motivo. La mia sete era sempre stata una cosa molto semplice da gestire, ed infatti io bevevo sangue come se fosse una bibita, ovvero quando più mi andava. Emmett lo chiamava “la mia Coca-Cola personale”.
-Quindi non dirmi cavolate, Nessie- continuò lei –scommento che il vero motivo è un altro. Se ti va puoi dirmelo. Prometto che eviterò di pensarci quando Edward sarà nei paraggi.
-Lascia perdere- non mi andava di parlarne. Sono una ragazza essenzialmente orgogliosa di me stessa, e non mi piace rivelare le mie debolezze. Mia nonna dice che questo fatto l’ho ereditato da mio padre.
-Ok. Come preferisci. Ma ricordati che tuo padre lo fa soltanto per il tuo bene. Lui vuole che tu conduca una vita normale, ed è per questo che ha pensato alla scuola.
-Si, si, lo so. Ma non può pretendere che io….- mi fermai. Capii tutto –“Per questo HA PENSATO alla scuola”? Vuoi dire che è stata una sua idea?
Alice alzò la guardia. Capì di aver commesso un piccolo errore. Tentò così di rimediare, cercando di difendere il fratello da tali accuse. Invano. -Tecnicamente si….ma ricordati che lui è tuo padre e che ti vuole bene, quindi cerca di fare il meglio per te.
Non la stavo ascoltando. Ero nel pieno di una crisi adolescenziale del tipo “odio mio padre”. Quando me lo avevano detto pensavo che l’idea fosse venuta a entrambi, non solo a lui! –Avrei dovuto capirlo subito- sbuffai.
-Se avessi riflettuto un minuto in più prima di iniziare a fare la bambina, ci saresti arrivata eccome- disse qualcuno alle nostre spalle. Mi girai, e subito gli voltai le spalle, furente più di prima.
-Grazie mille, Alice- disse sarcastico Edward a mia zia.
Zia Alice abbassò lo sguardo, imbarazzata.
-Non dare la colpa a lei. La colpa è tutta tua e della tua stupida idea!- bofonchiai, ancora voltata.
Lui sospirò. –Allora, ero solo venuto per dirti che io, tua madre e il tuo ragazzo stiamo andando a iscriverti alla scuola di LaPush. Non ti chiedo se vuoi venire anche tu, perché so già la risposta.
‘Dannata lettura del pensiero.’ –Ma comunque- continuò ignorandomi –penso che sia il caso che tu debba fare un po’ di shopping.
Questo non me lo ero aspettato. Mi girai e guardai con curiosità il suo sorriso sghembo. Anche Alice lo guardava nello stesso modo. –Che vuoi dire?- chiesi.
-Voglio dire che se tra una settimana dovrai andare a scuola, ti serviranno nuovi vestiti, nuovo zaino, nuove scarpe, nuove…
Non terminò neanche la frase, che già io e mia zia eravamo corse giù per le scale, salite sulla sua Porsche gialla e sfrecciavamo sull’asfalto verso il primo centro commerciale disponibile. Non c’era niente da fare: quando a me e a mia zia parlavano di shopping, non esisteva nulla di più importante.

Era facile capire quello a cui pensava Renesmee, daltronde avevo vissuto i miei ultimi decenni ascoltando gli stessi pensieri di tutti gli adolescenti che odiano i genitori quando fanno delle scelte giuste per loro.
Un tempo non era così..i figli rispettavano le regole e non si lamentavano.
Ma Nessie era intelligentissima..diversa da tutte le adolescenti della terra, e avrebbe capito presto il motivo per cui avevo deciso di mandarla a scuola. Doveva vivere una vita normale,socializzare con quelli che non fossero stati mostri, creature mitologiche o ragazze-lupo, e allontanarsi un po' anche da quel suo ragazzo/lupo ,che sicuramente l'avrebbe seguita ovunque..e l'avrebbe pure accompagnata a scuola con la sua bella moto.
Comunque convincere Renesmee ad andare a scuola era stato facile..bastava pronunciare la magica parola "SHOPPING" davanti a lei ed Alice.
Io e Bella dovevamo prepararci al loro ritorno e alla sfilata di moda FASHION-SCHOOL..e non avremmo potuto fare altrimenti,non saremmo potuti sfuggire ad Alice!

-Odio mio padre.
Io e mia zia ci trovavamoverso la strada del ritorno, dopo 5 ore di shopping senza pensieri. Ed era proprio adesso, in macchina, a 180 km all’ora, che potevo finalmente pensare con chiarezza. E dopo un po’ ero giunta a questa conclusione: io odio mio padre!!.
Alice si mise a ridere. –Ti dispiace dirmi il perché?
-Per due valide motivazioni: la prima è che mi ha costretto ad andare a scuola. La seconda, è che mi ha distratto con la cosa dello shopping.
-Tuo padre è sempre stato un tipo…convincente. Fatti raccontare da tua madre qualche esempio.
Questo è vero. Una volta, mentre io e mia madre stavamo cucinando, mi raccontò di come spesso e volentieri, si faceva convincere o distrarre da mio padre. All’epoca le dissi che era una sciocca. Non lo dirò mai più.
-Ma non solo mia madre dovrebbe farlo. Perché non mi dici un po’ la storia di questa bella Porsche gialla e di come tu l’hai avuta?- sorrisi verso di lei. Sapevo quella storia a memoria, e ogni volta che mia madre me la raccontava, morivo dalle risate.
Zia Alice alzò la guardia. –Qui non stiamo parlando di me, ma di tuo padre- e cambiò discorso, rilassandosi un po’ –e del fatto che abbia pensato di mandarti a scuola.
-Già- poi mi venne in mente una cosa –Ma tu come facevi a sapere che è stata una sua idea?
-Sciocca! L’ho visto.
-Ma sbaglio o non puoi vedere il mio futuro?- chiesi curiosa. Il mio futuro per la zia è sempre stato un mistero, visto che il mio destino è legato a quello di Jacob e lei non riesce a vedere i licantropi.
-Già, non posso vedere nel tuo futuro, ma in quello di Edward si. E così ho visto che pensava alla scuola e al fatto di iscriverti.
Sbuffai, ancora più infuriata. Rimasi zitta per tutto il tragitto verso casa.
Arrivati al garage di casa Cullen, presi le mie buste e me andai di corsa verso casa mia. La mia casa e quella dei miei genitori era una sottospecie di cottage che si trovava nella foresta non molto distante da quella dei miei zii e nonni.
Entrai e trovai Bella e Edward abbracciati sul divano a vedere distrattamente la tv.
Papà mi rivolse un sorriso. –Ciao tesoro! Com’è andato lo shopping?
Gli ringhiai contro e me ne andai in camera mia, sbattendo violentemente la porta.

non potei fare a meno di lasciarmi sfuggire.. una leggera risata..
Insomma per me la scuola non era stata così orribile..almeno non ci avevo mai badato..
A quel tempo c'era sempre stato Edward.. che rendeva le mie giornate.. fantastiche..
ogni giorno..
Ancora oggi mentre lo guardo.. mi chiedo perchè proprio io? perchè questa meraviglia era
toccata proprio a me.. avevo tutto quello che una donna potesse desiderare.. una figlia..
un marito.. da amare.. non potei fare a meno di sorridere anche per questo.. perchè
un momento più ''umano'' di quello.. non ne avevamo mai avuto! Edward credi ancora che per noi non ci sia niente dopo la morte?
<<non c'è l'ha con te..>> dissi per consolarlo..
<<Questo lo dici perchè non sai leggerli il pensiero.. mi Odia..>>
<<Bhè.. non saprò leggere nel pensierò.. ma conosco mia figlia.. diciamo che conosco le 15enni>> Lui mi regalò uno dei suoi sorrisi.. che ancora mi abbagliava..
e poi mi baciò..

Stavo sdraiata a pancia sotto sul letto, mentre vedevo una stupida sit-com alla tv.
Sentii bussare. –Si può?- chiese mio padre da dietro la porta.
-No- risposi –Vattene!
Dopo circa due secondi, era entrato e aveva poggiato un vassoio con un’insalata e un po’ d’acqua sulla mia scrivania. –Ti ho portato la cena.
-Non ho fame- risposi continuando a guardare la tv.
Sospirò, e si sedette sul bordo del letto. –Per quanto hai intenzione ancora intenzione di tenermi il muso, Nessie?
-Sono un’adolescente, è naturale che tenga il muso ai miei genitori- bofonchiai, mantenendo lo sguardo sulla tv.
-Già. Ma di solito questo accade quando i genitori mettono in punizione i figli, e tu sei ancora libera- il suo volto accennò un sorriso.
-Tecnicamente manca ancora una settimana all’inizio della scuola.
-Su via, Nessie- era frustato –si può sapere il motivo del tuo odio verso la scuola?
Rimasi zitta.
-Nessie?- si fece più vicino –Me lo puoi dire, per favore?- sorrise e mi guardò con uno sguardo abbagliante. Ecco come faceva mio padre ad essere tanto convincente: non si poteva resistere a quello sguardo, mi diceva mia madre. Ma io sapevo come fare: fortunatamente, avevo ereditato gli occhi di Bella, a cui mio padre non sapeva resistere.
Così lo ripagai con la sua stessa moneta: mi voltai, gli sorrisi e gli lanciai uno sguardo carico di tenerezza.
-No, non te lo dico- e così tornai alla tv, lasciandolo a bocca aperta.
Rimanemmo zitti per un po’. Probabilmente stava pensando a come attaccare. E infatti…
-Va bene, se non vuoi dirmelo, vuol dire che è qualcosa di grave. Quindi mi costringerai a sbirciare nel tuo pensiero.
-Guarda fuori dalla finestra: è notte! Sai benissimo che non puoi- risposi. Era un accordo che avevamo preso tutti e tre insieme (papà, mamma e io): appena tramontava il sole, mia madre avrebbe alzato uno scudo protettivo su di me, in modo tale che almeno quando sognavo avrei avuto un po’ di privacy.
-Chiederò a tua madre se può abbassare lo scudo- e così fece per andarsene.
‘Tanto, in un modo o nell’altro…’ -Ok fermo, hai vinto tu- sospirai frustata.
Edward tornò a sedersi vicino a me, con un’espressione vittoriosa sul viso. Ecco mio padre che otteneva sempre tutto.
-Allora?- chiese, impazziente.
Presi un bel respiro. –Non è una cosa “grave”, è solo una mia debolezza. Ecco perché non volevo dirlo.
Lui annuì, capendo.
-Insomma…ho semplicemente paura.
Mi guardò sorpreso. –Paura di cosa?
-Di non integrarmi, cioè del fatto di non piacere alle altre persone. Di rimanere esclusa.
Rimase in silenzio per un attimo. Poi iniziò a ridere, sempre più forte. Sbuffai di rabbia: ecco perché odiavo ammettere le mie debolezze, c’era sempre qualcuno che ne rideva.
Papà si ricompose, cercando di mantenersi serio, invano. –Scusami Nessie, è che mi sembra così assurda come paura!
-Grazie tante!- incrociai le braccia.
-Non fraintendermi, ma è che non mi sembri proprio una ragazza….timida!
Il mio orgoglio iniziava ad essere un po’ intaccato. –Io non sono timida! È che…
Ma non mi diede il tempo di continuare. –Non devi aver paura di loro, degli altri ragazzi. Se lo sapesse sarebbero loro a dover aver paura di te!- accennò una risata –Tu devi semplicemente essere te stessa.
-Me stessa!?! Già, una ragazza metà umana e metà vampira, appartenente ad una famiglia di vampiri e fidanzata con un licantropo???- lo guardai scettica.
-Non così tanto te stessa! Solo quel poco che basta.
-È proprio questo il punto, papà. Con gli altri ragazzi non potrò essere mai me stessa fino in fondo, e a me non va di mentire.
-Hai idea di quante volte ho dovuto mentire riguardo a me stesso, e quante volte lo farò?- fu lui stavolta a guardarmi scettico –Putroppo è proprio per quello che siamo realmente che non possiamo dire la verità. Mi capisci?
-Più o meno…
Rimanemmo in silenzio per qualche secondo.
Lo interruppe lui. –Sei ancora arrabbiata con me?
All’inizio gli mentii: -Si- ma poi optai per la verità –ma di meno rispetto a prima.
Sorrise. -È possibile che tu non riesca a vedere il lato positivo della faccenda?
-Perché c’è anche un lato positivo?
Mi lanciò un’occhiata. –Il lato positivo è che andrai alla scuola di LaPush.
Non capivo.
-E quella scuola è naturalmente più vicina alla casa del tuo ragazzo che alla nostra.
Continuavo a non capire.
-Così io e Jacob abbiamo fatto un accordo: la mattina ti accompagnerò io in macchina, mentre alla fine della giornata scolastica, verrà Jacob. A quel punto puoi anche stare con lui tutto il giorno, basta che prima del crepuscolo stai a casa. Che ne pensi?- mi guardò con curiosità.
Rimasi a bocca aperta. Io e Jake potevamo vederci quando volevamo, ma i miei preferivano se veniva lui qui, piuttosto che scendere io a LaPush (soliti pregiudizi sui licantropi). Ma a volte m’impuntavo e riuscivo a andare. Mentre adesso mi stava proponendo di vederlo tutti i giorni e di stare a LaPush.
Tutta la rabbia che provavo verso lui scomparve: io adoravo mio padre. Gli saltai al collo e lo abbracciai più forte che potevo. Lui si mise a ridere e ricambiò l’abbraccio.
-Sei il papà migliore del mondo!- era vero.
Rise ancora più forte. –Ma prima non mi odiavi?
Finsi ingenuità. –Chi? IO!?! Ti starai sicuramente confondendo con quancun’altro!

Era stato bello parlare con mia figlia..finalemte avevo capito il motivo per il quale non voleva andare a scuola..ogni volta che le ero attorno pensava sempre ad altro o semplicemente al suo rifiuto per la scuola..adesso invece era stato diverso.
In fin dei conti Jacob era davvero un bravo ragazzo..e anche con Bella ne avevamo discusso sul fatto di far andare Nessie a La Push.
Dopo l'abbraccio con mia figlia tornai da mia moglie che dopo aver ascoltato le mie considerazioni su come nostra figlia fosse in grado di ottenere quello che voleva e sul fatto che non mi odiava, concluse con un "Te l'avevo detto" e mi guardò con quei suoi bellissimi occhi,quel suo sguardo innocente ma furbo nello stesso tempo.Non potei fare a meno di baciarla.

Conoscevo mia figlia.. come la conosceva edward.. ma si sa.. il rapporto madre-figlia.. è diverso.. ho forse era soltanto il mio Istinto materno che mi diceva che mia figlia.. era solo preoccupata.. come una ragazza normale.. del primo giorno di scuola.. sospettavo che Edward.. l'ha pensasse diversamente.. anche se di recente aveva cambiato idea sul futura di Lui come Vampiro.. dato che ormai aveva tutta dalla vita anche se Immortale.. per la prima volta.. glielo sentivo.. la felicità.. che trasmetteva ogni giorno.. ed era assolutamente normale che per sua figlia Volesse il massino.. e che frequentasse gli umani qualche volta..
Eravamo ancora seduti lì.. a fissarci.. alcune volte.. lo passavamo così il tempo.. a contemplare.. l'uno gli occhi dell'altro..

stavo tornando a casa dopo una bella cenetta al chiaro di luna con la mia rose quando decisi di passare dai miei fratelli per dargli un saluto (visto che nn li vedevo da un po) così mi avviai verso casa di bella e edward naturalmente mio fratello era già li sulla porta ad aspettarmi così gli corsi in contro e lo salutai con una bella stretta di mano e un abbraccio
- hei ed cm va? dov'è la mia nipotina preferita?
detto questo sentii un urlo degno di una vampira di casa cullen e vidi nessie corrermi in contro e abbracciarmi..
-zio met!!!! cm stai? sai che vado a scuola non vedo l'ora sono troppo felice e sai che adoro mio padre.....- incominciò a ridere e poi corse a salutare rose così guardaì mio fratello e bella e dissi loro - ma....... non aveva detto che non ci voleva andare? stamattina vi stavate quasi per azzannare per questa storia....... io avevo pure scommesso con jasper 300 bigliettoni che prima o poi nessie ti sarebbe saltata addosso per menarti-
e così guardai mio fratello con quel suo sorriso sghembo che in quel momento mi irritò perche avevo perso 300 dollari con jasper e mi disse.....
-come sai so essere molto convincente- e incomincio a ridere quando vide che ormai avevo il morale a terra........ così un pò innervosito da quella situazione guardai edward in cagnesco e poi salutai bella ma dopo qualce secondo nessie mi strattonò la maglia e mi chiese di fare la solita corsa che facevamo ogni volta che andavo a casa loro
-nessie non ti sei ancora arresa? lo sai che sono più veloce di te.....
-si ma sta volta mi sono allenata con papà e ieri lho quasi raggiunto
così detto questo partì a tutta birra verso il folto del bosco e gli urlai
-sto arrivando e quando ti prendo rimpiangerai di avermi sfidato
e detto questo corsi da nessie........ in effetti era migliorata correvemo in sieme e nn mi è stata dietro neanche per un secondo, poi arrivati quasi al confine delle nostre terre gli dissi di tornare indietro e così tornammo a casa.
Arrivati nei pressi della casa di ed e bella nessie si fermò e mi disse
-zio e vero che hai scommesso con jasper 300 dollari che avrei alzato le mani a papà?
- si nessie perchè?
-be e se li vincessi?
-e come faccio ormai nn c'è neanche un motivo perche ti salti addosso a tuo padre....
-be un motivo lo posso trovare
-e cioè?
-tu seguimi e poi ti faccio vedere....
così ripartì verso la piccola casa e corse dentro, quando fui abbastanza vicino sentii un frastuono assordante provenire dall'interno della casa e quando aprii la porta vidi nessie al collo di ed che si dimenava e chiedeva perchè lei si stesse comportando così
-nessie che stai facendo???
-ti sto facendo vincere 300 dollari
e detto questo lasciò la presa al collo di edward e incominciò a ridere e a correre in camera sua, ed mi guardò malissimo e mi disse
-gli hai messo tu in testa quest'idea?
-no te lo giuro a fatto tutto da sola....... si vede che mi adora così tanto da fare questo ed altro per me, o forse e solo il fatto che è felice e a bisogno di sfogarsi così..
e li incominciai a ridere, e tra una risata e l'altra salutai ed e bella dicendo che volevo tornare a casa per stare unpò con rose da solo ma prima di uscire dalla casetta urlai
-grazie nessie ci vediamo domani!
e così io e rose partimmo verso casa lasciando da soli bella e edward e "sognando" la lunga nottata che ci si prostrava davanti

Emmett.. sempre il solito.. prima fa il danno e poi corre via..
che strano.. Edward era ancora rimasto dietro la porta di Nessie..
<<Edward.. tesoro.. che cosa stai aspettando..>>
Mi guardò.. e nel farlo alzò la testa molto lentamente..
<<Sai.. sembra che Nes.. adori tutti Voi tranne che me.. .. cioè ha preferito far vincere quei dannati bigliettoni a Met.. e strangolarmi piuttosto che far felice suo padre..>>
Ma che cosa diavolo pensava!
<<è solo perchè siamo i suoi genitori! Ci pensa un'ostacolo per lei.. ma non possimao farci niente.. prima o poi capira.. questione di anni!>>
Ecco il mio sorriso sghembo preferito.. mi avvicinai a lui.. lo abbraciai lui mi cinse i fianchi
e mi scoccò un bacio sulle labbra..

Entrai in camera mia, ripensando al mio gesto. Avevo azzannato mio padre solo per far vincere zio Emmett. I sensi di colpa mi assalirono.
Chiusi lentamente la porta della mia camera. E mi sdraiai per terra con la testa attaccata al freddo legno di quercia. Quando sentii un mormorio. Appoggiai l'orecchio sulla porta per sentire meglio.
Era mio padre che parlava a mia madre e avevo un tono frustrato, dispiaciuto.
Percepii solo alcune parole. -Sembra che Nes adori tutti voi tranne me-
-Edward siamo i suoi genitori è normale-
Non volevo che mio padre pensasse una cosa del genere non me lo sarei mai perdonato.
Dopo tutto ha sempre desiderato il meglio per me. Non era giusto farlo soffrire.
Così decisi di andargli a parlare.
Uscita dalla mia camera, in salone trovai solo mia madre che guardava distrattamente un stupida sit com.
-Mamma, dove è papa?-dissi con tono allarmato.
-Oh amore è appena uscito, non so bene dove è andato, prova a casa Cullen.Miraccomando stai attenta-disse con tono preuccupato.
-stai tranquilla mamma. Ci vediamo stasera.
Corsi a casa Cullen. Ma trovai solamente nonna Esme e nonno Carlisle, che giocavano a schacchi.
-Ciao Nessie che bello vederti come possiamo esserti utile?-
La nonna era sempre così dolce.
- Stavo cercando papà per caso l'avete visto?-
-Si cara- incalzò il nonno.
-è passato qui, per prendere la sua macchina, ma non ci ha detto nulla riguardo al luogo
in cui stesse andando.
-ok, grazie mille.Ci vediamo presto. Ciao nonno, ciao nonna.
Mi inoltrai nella foresta, dove protebbe essere andato.
Azzardai una risposta, forse era andato a casa di Tanya, non era tanto distante da qui.
Provai a fare un tentativo. Mi inoltrai nella foresta, cercando di trovare la direzzione usando tutti i miei sensi. Ero preuccupata per papà, avevo paura che gli fosse accaduto qualcosa di brutto.
E angosciata proseguii il mio viaggio da sola. Erano passate due ore da quando ero alla ricerca di papà, uscii dal bosco e mi accorsi che era notte. Chissà mia madre come era in pensiero. E proseguii dritta lungo il sentiero.

Nel frattempo, a casa Cullen, Edward era tornato a casa.
-ciao Edward caro, oggi pomeriggio è venuta Nessie a cercarti sembrava preuccupata.
-davvero? Ti ha detto cosa voleva?
-no mi dispiace, prova a vedere se è tornata a casa.
Il campanellò suonò e alla porta c'era Bella, preuccupatissima e angosciata.
-oh edward amore, hai visto Nessie, ancora deve tornare a casa, sono preuccupata.
-da quanto tempoè fuori?-
-ormai è tutto il pomeriggio.Amore andiamo a cercarla.

avevo sentito tutto..... nessie era sparita!!!!!!!! la mia nipotina preferita era sparita dovevo fare qualcosa così corsi giù dalle scale e vidi ed che mi guaradva
-ed vengo con te dopo tutto è colpa mia se nessie e scomparsa per quegli stupidi 300 dollari andiamo a cercarla
ed mi guardo pe un paio di secondi che in quel momento mi sono sembrati ore poi si avvicino a me e mi disse
-grazie met
-be si..... basta con questi piagnistei- e abbozzai un sorriso- corriamo a ceracre mia nipote- e in quel momento sentii la voce che tanto adoravo quella della mia rose
-hei mica penserete di lasciarmi qui ci sono anche io dopo tutto è anche mia nipote-
e detto questo rose si unì a noi poi uscimmo dalla casa e quando fummo pronti per partire ed andò da esme e gli disse
-esme quando arrivano alice e jasper di loro di venirci in contro e avverti jake digli però di nn preoccuparsi e di nn fare azioni affrettate ok?
-stai tranquillo ed cercate solo di trovare nessie ora andate
e dopo questi convenevoli partimmo più veloci del fulmine alla ricerca di nessie

Ero preoccupato..la mia piccola Nes era andata a cercarmi..da sola in quel bosco..di notte. Sì che era una delle creature più forti della notte però era una bambina,e per metà umana.
Dovevamo sbrigarci.
Io,Bella,Emm e Rose sfrecciavamo nella foresta controllando,fiutando in cerca di qualche sua traccia. Cercavo pure di viaggiare col pensiero più lontano possibile per cercare di captare qualke suo pensiero..ma niente. In un pomeriggio poteva essere arrivata ovunque..
Ad un certo punto mi venne un'idea,subito allora mi fermai e di scatto pure gli altri fecero lo stesso.
-Ed hai sentito qualcosa??- mi chiese Emm.
-Amore..- disse Bella. Lei e Rose mi guardavano con un'espressione sconvolta ma le si leggeva la speranza..purtroppo non avevo sentito niente.
-No,non sento niente- dissi - ma mi è venuta un'idea..-
Mi vennero tutti accanto.
Continuai.. -Solitamente porto Nes a guardare le stelle sù,nella radura..e beh ormai sa che quello è il mio posto preferito,dove vado a riflettere e per restare tranquillo senza ascoltare voci di nessuno,solo la natura.. Forse potremmo provare a..-
Emm non mi diede tempo di finire che subito si mise in posizione per iniziare a correre..come se fossimo a una staffetta
-Fai strada fratello- disse, Bella mi prese per mano e mi lanciò uno sguardo dolce ma triste. Allora partimmo sfrecciando nella foresta con me e mia moglie davanti.

correvamo, correvamo velocissimi dritti alla radura e dopo un pò mi fermai sentii un puzza che solo un essere poteva emanare in quel modo JACOB. si muoveva velocissimo verso di noi trasformato in licantropo quando fu abbastanza vicino da udire la mia voce gli dissi
- jake sai tutto?
-si-mi rispose edward
-noi stiamo andando alla radura alice e jazz sono con te?
-sono dietro di me io scatto alla radura voi aspettateli mi hanno seguito quindi nn sanno cosa è successo-
cavoli saremmo rallentati
- ed tu, bella e jake andate alla radura io e rose aspettiamo alice e jazz-
e neanche avevo finito la frase che edward e bella erano già dietro a jake così gli urlai
-se c'è un pericolo jake ULULA!!!!
e detto questo sparirono, dopo un pò arrivarono alice e jazz e cosi io e rose gli spiegammo tutta la situazione, nn c'è la facevo più avevo troppa paura che fosse succeso qualcosa....
-e quindi ora stavamo andando alla radura perche pensiamo che.......
un ululato nulla di buono, io senza badare agli altri cominciai a sfrecciare verso la radura "nessie, nipotina mia sto arrivando!"

Prosegui il sentiero, ero angosciata,l'ansia, l'agitazione e l'angoscia mi assalirono.
Era notte fonda ormai, ero infreddolita e assonata. Volevo tornare a casa, ma non senza mio padre. All'improviso mi fermai di scatto,un lampo di genio,all'istante capii che mio padre non era a casa di Tanya ma bensì nel posto preferito di mia madre e anche suo.
Sapevo bene che le notte d'estate, era il suo rifugio preferito, dove rimaneva solo, assorto nei suoi pensieri,adorava quando il vento leggero gli scompigliava i capelli color bronzo.Anche mia madre mi aveva parlato tante volte della radura, era stato lì che papà si era mostrato alla luce del sole, mamma era rimasta abbaiata da tutto il suo splendore.
Cambiai strada e mi diressi a tutta furia verso la radura. Quando sentii un strano rumore, ero allarmata, tutti i miei sensi lavoravano in simbiosi. Capivo che qualcosa non andava.
C'era un presenza oscura nell'aria. Mi voltai e mi trovai faccia a faccia con un altro vampiro.
Era alto e possente, era molto più muscoloso dello zio Emmett,aveva dei capelli scuri,neri come la pece,gli occhi di un rosso accesso, era assettato di sangue. Forse pensava fossi una fragile umana e stava per sferare il suo attacco. Avevo paura. Papà, mamma,aiuto!

ero arrivato alla radura e uno spettacolo orribile mi si mostrò davanti, jacob era steso a terra sanguinante e bella e edward erano vicino a lui anche loro feriti il sangue mi arrivò alla testa, dov'era nessie e perche i miei fratelli erano perterra come jake? ad un certo punto sentii un urlo provenire dalla cima della radura
-mamma, papà, jake aiuto!!!!!!!!!!!
NESSIE! cominciai a correre con la rabbia che mi ribolliva dentro "nessie che cosa ti è successo, dove sei?" così in preda al panico urlai
-NESSIE DOVE SEI?
silenzio tutto intorno a me tacque nn si sentivano neanche le formiche che camminavano tra le foglie, nessun rumore, quando ad un tratto ecco che percepii un odore era di un vampiro ne sono sicuro ma nn mi veniva in mente di chi potesse essere.
Nel frattempo ero arrivato nel posto dove nessie aveva urlato ma nn c'era nessuno poi guardando bene notai la piccola sagoma della mia nipotina
-nessie stai bene sono zio met
-ZIO! attento
mi spostai velocissimo, appena in tempo per nn prendermi un pugno in faccia e a questo punto l'odore mi riassali di nuovo, e a quel punto alzai gli occhi e vidi un sagoma colossale direi quasi mastodontica, un vampiro che nn avevo mai visto era davanti a me pronto ad attaccare i suoi occhi rosso sangue erano furenti e i sui muscoli erano tesi pronti a sferrare un nuovo attacco a quel punto lanciai un ringhio che fece accapponare la pella persino a me che lo avevo lanciato e mi preparai per la battaglia.....
-nessie cerca di accendere un fuoco che stasera si mangia vampiro alla griglia
nonostante la tensione notai che nn avevo perso il mio senso dell'umorismo. Ero pronto ad attaccare in ogni momento ma aspettavo che quel vampiro facesse la prima mossa.
-allora hai paura - gli dissi
-mai quanta ne hai tu emmet cullen
-come fai a sapere il mio nome?
-lo scoperto da quella mezza-vampira la, grazie al dono che ho copiato da tuo fratello Edward cullen
-copiato?
-si ho il potere di copiare il dono di qualsiasi vampiro qualora esso ne abbia uno
-bene allora ti basterà sapere che quello è l'ultimo potere che che hai copiato ora fatti sotto
detto questo il vampiro scatto verso di me e mollo un pugno che riuscii facilmente a schivare ma mi accorsi subito che avevo bisogno di aiuto a meno che nn lo facevo cadere direttamente nel fuoco, ma mi parve una cosa impossibile, così gli tirai un pugno a mia volta e lo colpii in pieno viso, ma.......... NN SI ERA FATTO NIENTE?!?!?!? nn barcollava nn dava sagno di essersi fatto male, e così approfitto di questo mio momento di debolezza e mi stese con un pugno, nn potevo crederci io emmet cullen steso da un vampiro? nn era vero stavo sognando........ ma mi sbagliavo il vampiro mi colpì di nuovo all'addome e questa volta con più violenza " ok è finita nn riuscirò più ad alzarmi" ma poi una puzza tremenda ancora più pesante di quella di jake mi entrò nei polmoni e mi devasto completamente I LICANTROPI AMICI DI JAKE!, meno male alzai appena lo sguardo e vidi i 9 cani pronti ad attaccare il vampiro, così approfittando del momento di distrazione del mio aggressore lo spinsi al centro de cerchio che stavano formando i licantropi e appena tocco terra i cani lo assalirono incominciando a strappargli i pezzi del corpo a morsi, così per rendermi utile corsi a recuperare i pezzi del vampiro e a gettarli nella pira che ormai nessie aveva acceso e dopo averli gettati mi avvicinai alla mia nipotina
-nessie stai bene ti ha fatto del male?
-no zio stai tranquillo ho avuto solo tanta paura
e detto questo l'abbracciai forte e ritornai a recuperare i pezzi del vampiro che i licantropi stavano uccidendo

Arrivati nei pressi della radura iniziai a captare qualche pensiero..
"Renesmee!" sentivo la voce dei suoi pensieri..era spaventata,ma ecco che quella sua vocina fu coperta da un'altra più profonda..non l'avevo mai sentita prima,non avevo idea di chi fosse.
Nel giro di pochissimo riuscii a sentire quello che voleva fare quel vampiro,il suo attacco alla mia bimba!
Poprio in quel momento fui assalito da un'ondata di rabbia, strinsi la mano di Bella più forte e accellerai gridando con tutta la mia rabbia -RENESMEE!! NOOO-
Allora anche Bella accellerò con tutta la velocità che poteva,correvamo come se fossimo parte di un tornado che non lascia niente dietro se, o meglio..quel tornado eravamo noi.
Entrati nella radura lasciai la mano di mia moglie e mi catapultai su quel vampiro che stava per sferrare il suo attacco sulla mia piccola.
Cercavo di prevedere le sue mosse,però appena cercavo di pararmi e contrattaccare, sapeva sempre come reagire.
In poco tempo mi trovai a terra,così pure Bella e Jacob arrivato dopo di noi.Cercavo di rialzarmi,ma era inutile..era come se questo vampiro potesse leggermi nella mente; era davvero strano,nelle battaglie ero spesso avvantaggiato dal fatto di poter leggere le mosse che avrebbero sferrato gli alttri, e adesso questo si rigirava contro di me.
D'un tratto sentii arrivare Emmett,ma non ero preoccupato per lui,perchè un po' più indietro stavano arrivando gli altri 9 licantropi.
Dopo che Emm e i lupi sconfissero qul vampiro,facendolo a rosto come meritava,riuscii ad alzarmi e corsi da Bella,ancora debole, mentre le ferite di Jacob stavano guarendo da sole.
Emm e Nessie vennero verso di noi, la mia piccola corse ad abbracciarci,e poi stringendomi con le lacrime agli occhi disse -Scusa papà- e mio fratello intervenne con un grande sorriso spaccone -Hey Ed mi dispiace che ti sia perso questa bella grigliata!!-

alla fine tutto si era concluso per il meglioe anche se ero un pò indolenzito finalmente tutta la famiglia era di nuovo in sieme, nessie stava "soffocando" ed con un abbraccio stritolante ma poi vide jake e allora l'abbraccio fini e corse dal suo licantropo. Nel frattempo rose, jazz e alice erano arrivati nella radura così corsi dalla mia rose e la baciai, non mi era mai mancata tanto come in quella circostanza.
-ragazzi nn sapete cosa vi siete persi- disse nessie
-zio met si è battuto benissimo lo aveva quasi steso a quel brutto ceffo però poi sono arrivati sam e gli altri e ci hanno pensato loro-
che bello la mia nipotina e mi adulava così pompai i bicipiti e il pettorale per dare ancora prova della mia forza e bella però rovinò il mio momento di gloria
-ti ricordo fratellone che tra noi c'è una persona che ti ha battuto a braccio di ferro esattamente 15 anni fa......-
-quella volta non contava eri una vampira neonata e quindi eri più forte di tutti noi- dissi con un sorrisetto
-sono pronta a scommettere che ti batto di nuovo-
-ok scommessa accettata-
-io punto 500 bigliettoni sulla vincita di bella- disse jazz
-e io ne punto altri 500 sulla vincita di zio met a e anche jake lo fa-
tutti guardammo nessie, io ero pronto a scommettere che avvesse puntato su bella ma....non fu così
-che ho fatto? dopo tutto mi ha salvata è il minimo che possa fare-
nel frattempo jake si era ritrasformato in licantropo
-comunque io avrei deciso di puntare su bella-
nessie si girò di scatto e gli lanciò una occhiataccia, e così mi misi a ridere era la prima volta che nessie faceva così e jake si sentì piccolo piccolo e quindi mi divertiva molto, poi nessie si alzò venne vicino a me e con uno scatto fulmineo mi prese il mio cappellino da baseboll e incominciò a correre
-chi arriva ultimo a casa non è degno di fare parte di questa famiglia!!!!
così noi in coro
-se ti prendiamo sei finita-
e tra le nostre risate comminciammo a correre inseguendo nessie che urlava divertita a squarciagola

La felicità che snetivo in quel momento nn poteva essere paragonata allo spavento che provai..
e chissà come non riusci ha ridere con gli altri.. io edward ci fissavamo continuamente.. ma
poi il mio sguardo cadde su Renesmèe.. che rideva spensierata con emmett..
come è potuto accadere?
continuavo a chiedermi..
lo scudo.. ??
ero troppo concentrata su Nessie.. che lo avevo perso.. non mi era mai capitato..
Ogni tanto mia figlia mi guardava..ed io le accenavo un sorriso.. volevo dirle che era tutto apposto.. volevo farlo credere anche a me stessa.. e se non ci fosse stato Emmett? oppure Sam? .. lo sapevo che per quanto sciocche fossero le mie supposizioni.. i licantropi non si perdevano mai niente.. per quello erano affidabili..
Ma il senso di colpa verso mia figlia prendeva il soppravvento..
Io che razza di genitore potevo essere? Io che avevo la possibilità di prottegerla ma il panico aveva preso il soppravento..
Sapevo benissimo che lo scudo richiedeva tanta concentrazione.. tuttavia.. in quel momentol.. volevo combattere.. e non ho pensato.. allo scudo.. non ho pensato che tutta la mia vita potesse sfuggirmi.. eppure ero ancora lì a sorridere.. era giusto comportarsi così? certO che lo era.. di certo mia figlia.. non doveva più provare sensi di colpa.. non volevo che le capitasse più niente..
mi bruciano gli occhi..
avevo sete? oppure era il desiderio di piangere..?? non lo sapevo..
sorridevo ancora..
<<Dai mamma andiamo!!!dai!!>>
disse mia figlia strepitante..
la mia statua prese vita.. le sorrisi.. sorrisi a tutta la mia famiglia..
<<chi a voglia di qualche puma???ho grizzly?>> dissi ammicante verso Met..
dovevo senzarltro dimenticare.. ho il rimorso mi avrebbe divorata..
mi bruciavano gli occhi.. forse la caccia.. avrebbe pacato il dolore..

stavo distesa sulla neve ad osservare le stelle
mi incantavano... osservarle mi dava conforto e anke positività
ad un certo punto sentii le scie di nessie ed emmet
mi alzai di scatto e iniziai a seguirle
a mano a mano ke procedevo scovai anke quelle di tutti gli altri
ero elettrizzata perkè così gli avrei rivisti
era da quando nn erano venuti i volturi ke nn li vedevo...
... erano già passati 15 anni? chissà com'è cresciuta nessie...
accellerai perkè la voglia di vederli crebbe e diventò smania
'perkè hanno accieso un fuoco?!' osservai la cenere ke rimaneva per terra e un pensiero fulmineo mi colse impreparata 'c'è stato uno scontro!'
ripresi a correre sempre più forte kiedendomi se fosse accaduto qualcs a loro e questo mi mise in agitazione xkè nn avrei mai perdonato ki avesse anke solo potuto pensare di far male a renesmee...
poi sentii le urla di gioia della bambina e le voci di emmett ed edward
edward fù il primo ad accorgersi di me e si voltò nella mia direzione salutandomi con il suo solito sorriso sghembo sulle labbra
-Hey, tanya!

Mentre correvamo facendo sempre la nostra solita gara di corsa verso casa, sentii una scia che correva quasi parallela a noi..ci stava raggiungendo. La conoscevo bene..era un vecchio odore che non sentivo da tempo ormai..mi concentrai e riuscii a sentirne anke la voce della mente. Ma certo Tanya!! Rallentai di colpo e mi voltai verso la sua direzione <<Hey Tanya!!>>. Era felice di vederci e subito mi corse in contro e mi venne ad abbracciare <<Edward!! Quanto tempo..sei sempre più bello eh??>>, <<Tu Tanya sei fantastica..ti trovo in gran forma!Non ci vediamo dalla "visita" dei Volturi.. potete anche farvi vive qualke volta tu e le tue sorelle. Ma dimmi come mai da queste parti?>> Mentre parlavamo tutta la mia famiglia le andò in contro, Nessie era felicissima di vederla..le saltò sopra gridando <<Tanyaaa sei venuta a trovarcii!! Ti devo raccontare tante di quelle cose..papà mi ha iscritto a scuola e poi ora c'è stato uno scontro ma zio Emm è fortissimo e con l'aiuto dei licantropi ha sconfitto quel vampiro!!>> Raccontava tutto in fretta e furia..ma poi le venne la grande idea di mostrarglielo con i suoi poteri.

mamma mia!
venni travolta da nessie con un sacco di notizie ke dovetti accatastare in così poco tempo...
decisi di fare le cose con calma e nn farmi travolgere dalla fretta
<<Ciao a tutti!!>> e sorrisi felice a emmett, rosalie, bella, edward, alice, jasper e poi coccolai nessie tra le mie braccia.
<< stavo qua in giro e poi ho sentito le vostre scie>> e ripensai a tutto quello che avevo fatto e pensato negli ultimi cinque minuti per farlo "sentire" a edward.
nel frattempo renesmee continuava a farmi vedere delle immagini: lei ke litiga con edward per la scuola, lei ke attacca edward per emmett e i suoi sensi di colpa, le ke vaga per il bosco e poi... quell'enorme vampiro...
mi ricordava qualcuno e così cercai di capire se lo conoscievo già, ma poi decisi di lasciar perdere, ormai era diventato cenere.
Parlò alice <<andiamo a casa, così potrai salutare carlisle ed esme>>
Risi di gioia e l'abbracciai. èstrano quanto delle persone ti possono mancare anke se tu non te ne accorgi.
<<lo prenderemo come un 'sì'>> disse ironico emmett

mentre correvamo per arrivare a casa cullen raggiunsi bella ed edward.
forse era una mia impressione, ma lei non mi sembrava proprio col morale alle stelle.
decisi di consolarla <<allora, come va?>>
scosse la testa come se si dovesse scrollare di dosso qualke pensiero e si sorprese di avermi vicino. infine sorrise.
mi piaceva molto come persona e se fossi stato un maskio ci avrei perso la testa...
edward rise, ma di gusto e io diventai rossa dentro di me.
bella guardò suo marito con un punto di domanda stampato infronte e tra un risolino e l'altro lui le disse <<devo tenerti d'okkio, sennò avrò della concorrenza innaspettata!>>
<<AaAaAa... molto divertente! ora vai!>>
appena se ne fù andato bella si rivolse a me << bene bene>>
sorrisi e dissi <<mi fa piacere>>
mi accorsi ke bella guardava nessie con preoccupazione e mi venne in mente quando edward mi disse ke bella era una testarda e ke è difficile togliergli le cose dalla testa.
<<eccoci arrivati>> disse emmett e corse dentro con rose.
corsi ank'io dentro ad abbracciare carlisle ed esme
<<ciao!!>> dissi con un sorriso a trentadue denti.
<<guardate ki abbiamo trovato!>> disse jasper.

Tanya era una persona estremamente gentile.. e cortese..
averla con noi era sempre un piacere.. tuttavia.. non mi sentivo in vena di festeggiamenti..
<<allora come va??>>
mi chiese.. chinando un pò la testa è sorridendomi..
scrollai la testa.. dovevo smetterla di pensare! ho avrei dato troppo nell'occhio..
Tanya.. era brava a capire le persone.. infine le regalai un sorriso.. per smentire almeno un pò ciò che aveva capito..
<<devo tenerti d'okkio, sennò avrò della concorrenza innaspettata!>>
Non capì il significato delle parole dette da edward.. ma sorrisi lo stesso..
dovevo essere felice! che nessuno di noi si era fattto male!!.. senza rimorsi..
continuavo a ripetermi.. senza rimorsi..
infine le dissi
<<bene.. bene>> errato..
<<mi fa piacere>>
le sorisi un'ultima volta.. quando ness attirò la mia attenzione.. giocava con Met..
.. incominciai ad avere paura.. anche della grossezza dello zio.. stavo diventando paranoica..
se l'avesse saputo! se solo l'avesse saputo lei.. come si sarebbe preoccupata..
ma per quanto mii riguarda non l'avrebbe Mai saputo.. mai..
Eravamo finalmente arrivati..
<<guardate ki abbiamo trovato!>> esordì jazz a esme e carlisle..

Era tutto finito finalmente non volevo più pensare a quel vampiro gigante
che fino a qualche ora fa girovagava per la foresta.
Per fortuna avevo uno zio forte e coraggioso come zio Emmett.
Dopo aver spento il falò improvisato, iniziai a scherzare con lo zio.
Ma avevo una strana ansia, ero oppressa dai continui sguardi di mia madre.
Lei non si era accorta di niente, ma la guardavo attentamente, era preuccupata
e pensierosa. C'era qualcosa nel suo sguardo che lasciava trapelare la sua disperazione
Aveva i sensi di colpa, perchè non era riuscita a fermare il vampiro.
Eppure voleva far credere che stesse bene, ma non era una brava attrice.
Ad un certo punto sentii una debole scia, quasi un dolce profumo di agrumi.
Anche se erano passati 15 anni non avrei mai scordato quel profumo, era Tanya.
Papà se ne era già accorto e si fermò di colpo.
Si salutarono calorosamente e poi io le saltai adosso e la riempii di domande.
Mi era mancata tantissimo.
Subito Alice ebbe un idea brillante(come sempre del resto)
- Perchè non andiamo a casa così saluti Carlisle e Esme.
Tanya non indugiò e accetto con piacere l'invito.
Saltai in groppa a Jake che era rimasto in silenzio per tutto il tempo.
Ero talmente stanca che sentivo le palbebre sempre più pesanti,non riuscivo a tenere gli occhi aperti, così mi addormentai e il venticello mattuttino mi abbracciò per tutto il viaggio.
Appena arrivati a casa Jake mi poso sul divano ma non appena mi appoggiò saltai in piedi.
-Ehy sono sveglia-esordii.
Ci fu una risata generale, per fotuna il buonumore non era sparito.
Mamma era andata in camera sua per cambiarsi d'abito. Colsi al volo l'occassione per poter parlare con lei, perchè so che sarebbe stato l'unico momento in cui potevamo rimanere da sole.
Entrai in stanza senza bussare, speravo nel fattore sorpresa. Ma i sensi sviluppatissimi di mamma erano sempre allerta quindi era seduta sul letto in mia attesa.
- Ehi piccola sapevo saresti venuta. Il tono di voce della mamma era tremolante, non era quello sicuro di sempre.
- Davvero? Beh sono venuta a parlarti, ti vedo strana, qualche problema?
- No piccola stai tranquilla ero solo preuccupata. menti e si capì fin troppo bene.
- Mamma sicura? Credo che non sia solo preuccupazione la tua! Hai paura di qualcosa?
- Beh amore in effetti ....
Non riusci a finire la frase che papà entro nella stanza.
Che tempismo perfetto quell'uomo. Lui accenò un sorriso e poi si mise seduto accanto alla mamma...