Chiamami pazza, Edward, ti prego, chiamami pazza, perché altro non sono che questo.
Come potrei altrimenti spiegarmi quello che mi sta accadendo?
Non sono brava con le parole, le lacrime sono il mio linguaggio, lacrime di gioia, lacrime di stupore, lacrime calde, che scorrono sulla tua pelle fredda quando ti bacio, che tracciano una linea salata sul tuo volto senza imperfezioni e portano con loro emozioni troppo ancestrali perché le parole possano descriverle.
Se qualche mese fa mi avessero detto che l’amore della mia vita, la cui voce mi calma, mi eccita e mi fa piangere è quella suadente di un vampiro mai ci avrei creduto.
E ora sei qui.
Ci sei ed ho paura che potresti sparire in un secondo, tornare nel tuo mondo, tra le pagine di un libro o tra i sussurri di un segreto che mai doveva essere rivelato.
Io ti amo
Ti amo tra le risate.
Ti amo quando penso che per te la Nutella non è il cibo degli déi.
Ti amo anche se tra le tue braccia sono come un sottile foglio di carta da zucchero.
Ti amo perché al sole vedo in te il più prezioso dei diamanti, perché al buio, il bronzo dei tuoi capelli illumina la nebbia.
Ti amo perché prima di sapere che mi amassi, io già ti amavo.
Ti amo perché al solo pensiero di amarti mi trema la voce.
Ti amo perché la tua voce trema quando mi dici: “ ti amo”.
Senza di te, sarei la pagina spenta di una vecchia rivista.
Esisterei senza luce.
Ti prego non sparire, restami vicino, continua a vivere in me, fai in modo che rimanga pazza, perché senza di te, allora si che impazzirei.
Ti regalo le lacrime su questo foglio, e l’inchiostro non più deciso che ha sporcato la mia mano mentre scrivo. Ti scrivo per regalarti me stessa.
Per l’eternità
Tua Bella.