IL PRIMO INCONTRO TRA BELLA E EDWARD

con mia grande sorpresa.. quel giorno Edwrad Cullen si fece vivo a scuola..
il panico mi invase.. C'e l'aveva con me? ero io il motivo della sua lunga assenza? e se si? perchè?
tante domande invadero la mia mente.. ma presto avrei avuto di certo una risposta..
volevo affrontarlo.. volevo sapere.. che cosa mai gli avevo fatto per meritarmi quegli sguardi minacciosi??
Mi diressi alla mia prossima lezione Biologia.. lui era già lì.. seduto al solito banco.. mi avviai e mi sedetti accanto a lui..
ma quando stavo per aprir bocca ecco.. che lui mi precedette.. speravo che la mia espressione in quel momento non mi tradise.. perchè ero rimasta allibita..

Dopo il mio periodo di assenza decisi di ritornare in città..e a scuola, dove c'era lei. Lei che con la sua presenza e il suo odore stava per farmi impazzire e io rischiavo di rovianare tutto quello che Carlisle e la mia famiglia aveva costruito in tutto quel tempo.
Ecco che la vidi entrare e sedersi accanto a me. Dovevo essere "normale", dovevo presentarmi come se nulla fosse.
<<Ciao,mi chiamo Edward Cullen.>> dissi,<<La settimana scorsa non ho avuto modo di presentarmi.Tu devi essere Bella Swan.>>

Oddio... era straordinariamente bello.. e la sua voce.. era miele.. il mio cuore strepitava..
che strano.. sembrava proprio che per lui.. non fosse successo niente..
<<mmm.. si>>
la voce mi tremava.. speravo vivamente che nn lo notasse..
<<ma.. cm fai ha sapere il mio nome.. cioè voglio dire.. qui tutti mi conoscono come Isabella.. almeno.. mio padre.. mi ha sempre chiamato con quel nome.. tu come..>>
avevo fatto sicuramente la figura della stupida.. e che nn riusci a dire altro.. sicuramente il mio nome ''non che abbreviativo'' l'aveva sentito quando magari jessica mi chiamava.. ma in quel momnto le parole mi venivano da sole.. anche se senza senso.. il suo viso era indecifrabile.. ma non era difficile.. riuscire a capire che cosa stesse pensando.. decisamente confuso.. rimasi in attesa di una sua risposta..

Vidi le sue guancie avvampare di un rosso fuoco, si notava chiaramente che non se lo aspettava..ma non sò il motivo..cavolo se solo riuscissi a sentire quello che pensa in questo momento..se prova paura,se ha capito che io non sono come gli altri..
Comunque il quel momento la sua espressione imbarazzata mi fece sorridere.
<<Pensavo preferissi essere chiamata in questo modo..o preferisci che ti chiami Isabella?>>
Continuavo a guardarla negli occhi per cercare di capire qualcosa in più di lei..

Ero Imbarazzata..
<Bella.. mi piace >
Cercai di sorridere.. per un secondo ci guardammo negli occhi.. poi il professore prese ha spiegare.. con mia grande fortuna..
dovevamo catalogare le varie fasi di una cipolla..
[/i]argoamento già affrontato.. almeno potrò pavoneggiarmi un pò..[i]
Qualcuno di noi doveva pur cominciare.. lui stava per aprire bocca.. era sempre velluto..
di una gentilezza rara per un essere umano..

Le stava proprio bene quel nome..Bella..e Isabella mi sapeva anche di uno di quei nomi usati un pò di anni fà..aveva quel non sò che di antico che mi attirava sempre,come del resto era naturale.
Ma ecco che il professor Banner iniziò la lezione..un altro anno a ripetere sempre gli stessi esperimenti che conoscevo a memoria, ma che purtroppo dovevo sopportare.
Bella sembrava molto sicura su quest'argomento..il suo pavoneggiarsi mi faceva sorridere, comunque preferii cominciare io.
<<Comincio io>> dissi,ma subito mi interruppe e, rossa di vergogna, si fece avanti per guardare al microscopio..io rimasi ad aspettare il suo verdetto sul primo vetrino.

La sapevo.. e con tutta la convinzione che avevo.. dissi:
<<profase>>
speravo che l'ombra di un sorriso.. nella mia bocca fosse solo la mia immmaginazione..
non volevo di certo esagerare nel pavoneggiarmi..

Volli controllare per verificare questo suo verdetto.
<<Ti dispiace se do un'occhiata?>> dissi, ma mentre lei rimuoveva il vetrino mi venne istintivo l'atto di bloccarle la mano. Vidi il suo viso percorso da un brivido e subito si staccò dalla presa,rimanendo a guardare la mia mano ancora ferma.
Stupido,stupido,devi controllarti! pensai, e immediatamente ritirai la mano mormorando un <<Scusa>>.
Durò tutto una manciata di secondi..ma toccare la sua mano calda mi provocò una bella sensazione, e non era fame,nonostante il sentir pulsare e scorrere il sangue nelle sue vene.
Ero scosso e cercavo di capire quello strana emozione che provavo..era come se il mio cuore volesse ricominciare a battere, e a modo suo lo fece.
Mi accasciai comunque sul microscopio osservando il solito vetrino e,aveva ragione. <<Profase>> concordai,e lo scrissi nel foglio che avevamo davanti; presi il secondo vetrino e dopo averlo osservato scrissi il mio verdetto.<<Anafase>>.

una scossa elettrica mi invase al momento del contatto era terribilmente freddo.. come se avesse messo le mani sotto una coltre di neve fredda.. ma non era brividi di freddo quelli che provai..
prese il vetrino.. naturalmente per controllare il mio veredetto.. rimase stupito dal vedere che avevo ragione..
lo sapevo
prese l'altro ferretto... Anafase.. questa volta volevo controllare io.. quale altra occasione. per farlo rimanere senza parole..
<<ti dispiace se do un occhiata?>> dissi con una punta di acidità nelle parole.. lui sorrideva..
era convinto..

Volle controllare il mio verdetto..aveva un sorrisetto malizioso che diceva "adesso ti faccio vedere io"..guardò attraverso il microscopio e quel sorriso scomparse, era rimasta delusa dal fatto che avessi ragione.
Allora con un sorriso orgoglioso le passai il terzo vetrino,lo controllò frettolosamente..interfase..io controllai e lo scrissi sul nostro foglietto.
Finimmo prima di tutti gli altri nostri compagni..di cui sentivo le crisi per capire cosa era "quella cosa" che vedevano al microscopio. Il signor Banner era sorpreso che avessimo finito così presto,non per me..ma per Bella,infatti sospettava che avessi lavorato solo io.
Comunque di tutte le cose che sentivo,l'unica mente nella quale avrei voluto leggere era quella della mia compagna di esperimento.Era così stressante non lsentire quello che pensava..continuavo a osservarla mentre scarabocchiava sul suo quaderno e si guardava intorno per evitare il mio sguardo..ma non le riusciva granchè..alzò lo sguardo e incrociò il mio..imbarazzata stava per aprire bocca per dire chissà cosa..

<<emm.. non sei più venuto..>>
Come mi ero ripromessa.. volevo sapere.. di certo non ero una di quelle persone.. che si interessano ai fatti altrui.. non mi interessava sapere cosa aveva fatto.. almenò non granchè.. volevo sempliciemente capire.. il perchè di quegli sguardi.. ed il perchè della
lunga assenza.. ero in attesa..

<< Già..sono..sono stato fuori per un po'..problemi familiari.>>
Dovevo chiudere quel discorso, o almeno cercare di farlo..non aveva la faccia di una che si sarebbe arresa, ma in quel momento non avevo scuse per giustificare più di tanto la mia assenza.
<<Allora..ti piace vivere qui a Forks?>>

problemi famigliari.. decisi che forse era meglio lasciar perdere..
<<Allora.. Ti piace vivere qui.. a Forks?>>
Una delle tante domande ma al contrario però.. degli altri decisi di dire la verità.. ho almeno
di moderare la verità..
<<.. uhm.. veramente.. no.. insomma.. odio le cose fredde e bagnate.. e diciamo che qui..
è sempre così... il tempo..>>
Lo guardavo.. imbarazzata.. non sapevo più che altro dire.. avevo paura che dalla mia bocca potessero uscire altre stupidaggini che sicuramente ha lui non interessava sapere..

Ero affascianto da quello che diceva..volevo capirla.
<<Come mai ti sei trasferita qui allora? Non desideri tornare in Arizona? E' un po' contradditorio il fatto che odi questo tempo..ma forse c'è qualcosa che ti trattiene?>>

Decisamente troppe domande in una volta..
Strano. sembrava fosse decisamente interessato.. oppure voleva solo fare ''conversazione''.. ovvio.. come poteva una come ''lui.. interessarsi ha una come ''me'' naturalmente decisi di rispondere.. anche se ci stavo pensando troppo..
''bhè.. vedi mia madre e mio padre sono divorziati..''
Lo dissi.. pensarci mi metteva a disagio.. anch parlarne con lui..

Era a disagio..si vedeva benissimo.
<<Scusa..non dovevo intromettermi..>> dissi con un po' di rimorso.
<<E' solo che..mi piacerebbe sapere qualcosa di te>>

Continuai senza badare alle sue parole..
<<BHè.. vedi.. mia madre si è sposata molto giovane.. e non sapeva ancora che cosa volesse dalla vità.. quando venni al mondo.. lei lasciò mio padre.. lei odiava Forks..era come in trappola.. e quindi.. passo un pò di tempo con mio padre..>>..
<<mia madre si è risposata>>

Risposi d'impulso..
<<E come mai sei venuta qui.. A te non piace il suo nuovo marito?>>

bhè.. non sapevo se Phil mi piacesse o no.. insomma nn stava a me decidere.. se a mia madre piaceva.. a me bastava quello..
<<No,no.. Phil è uno carino..>>
<<è solo che.. bhè mia madre passava poco tempo con lui.. dato che phil si sposta sempre.. fa il giocatore di baseball professinista.. e quindi sono venuta qui.. per lasciarli un pò soli..>>
In questa Odiosa Città..

<<Però così sei tu a soffrire>> dissi,e lei concluse mormorando un <<no..>>.
Vidi la sua espressione,non le andava di parlare di questo,, sospirò un po' imbronciata. Forse le dava fastidio sentirsi fare tutte quelle domande su di lei.. <<Ti do fastidio?>> chiesi con un'aria innocente..

bhè.. che domande.. in realtà ero intossicata dalla sua presenza.. e più che prestare
attenzione alle doamnde guardavo il suo angelico viso..
<<uhm.. sono io stessa a darmi fastidio..>>
Lo guardai attentamente c'era qualcosa di diverso.. ma si. certo! gli occhi.. e la domanda sorge spontanea..
<<emm.. porti le lenti a contatto>> continuavo a fissare i suoi occhi dorati.. sempliciemente magnifici!

Mi guardò attentamente negli occhi e all'improvviso mi chiese <<porti le lenti a contatto?>>
Fui spiazzato da quella domanda..si era accorta che il colore dei miei occhi era cambiato.Era incredibile come la sua presenza mi facesse stare così bene, il suo odore era l'aroma più buona del mondo..non sò per quanto avrei potuto continuare a fissarla senza dire niente,bastava la sua presenza a rendermi felice e, di conseguenza, a far cambiare colore ai miei occhi,che diventavano dorati,come quando mi saziavo dopo una buona caccia.
Ma adesso non sapevo cosa fare..
<<No>> dissi..e distolsi lo sguardo stringendomi nelle spalle.
Ma per fortuna il prof stava per interrompere quel momento,sentivo ke stava preparando un mini discorso su alcune diapositive di quello ke avevamo appena visto al microscopio.
Ero molto teso..quella sua ultima domanda mi aveva spiazzato completamente e arretravo cercando di allontanarmi un po',sempre con le mani serrate al bordo del banco.
Finalmente la campanella suonò; io mi alzai velocemente dalla sedia lasciando "respirare" quel banco e uscii in fretta dall'aula.

Mi guardò come spiazzato dalla domanda.. bhè... ero sempliciemente curiosa..
poi mi guardo e rispose.. un <<No>> molto secco.. non ammetteva un seguito.
Il professore riprese la lezione facendoci vedere delle diapositive su ciò che avevamo appena visto.. che assurdità..
Ed appena suonò la campanella Edward fu il primo ad andarsene.. come la prima volta.
Rimasi un istante seduta.. e poi mi alzai in piedi.. Mike mi era alle costole..
<<Andiamo?>> mi disse.. la prossima lezione avevamo ginnastica..
che strazio.. la materia che odiavo di più al mondo! ero un pericolo pubblico.. io e la palestra vivevamo due mondi diversi.. io e un pallone eravamo diversi.. era un inferno!Ed era obbligatorio!Forks!maledetta Forks!!era il mio inferno personale..
Mike riprese a parkare
<<Edward cullen... non sembrava ''odiarti'' questa volta>>
scommettoche aveva origliao e fissato tutto il tempo il nostro banco..
<<Emm.. trovi?.. bhè questa volta è stato gentile..si..>>
Volevo chiudere il discorso in fretta.. Mike.. mi piaceva.. però.. non mi sentivo di parlarne cn Lui.. si capiva.. che per gli Piacevo.. nell'altro senso.. non volevo far intendere nulla..
<<eccoci arrivati>> esordì.. entrai nello spogliatoio e mi cambiai..
Pronta.. a pregare per restare in panchina..

Uscito dall'aula mi avviai verso la mia prossima lezione,letteratura inglese.
Finita anche quella andai ad aspettare i miei fratelli appoggiato alla mia Volvo,parcheggiata a 3 auto di distanza dal pick up di Bella.
La vidi uscire ed entrare nel suo furgoncino,la fissavo mentre studiavo i suoi movimenti e le sue espressioni;lei si guardò attorno fin quando i nostri sguardi non si incrociarono.Ci guardammo per qualche decimo di secondo e poi si voltò e mise in moto. Facendo retromarcia stava quasi per sbattere con l'auto dietro di lei..e io risi,era così tremendamente attraente nella sua goffagine.
Imbarazzata ripartì stando più attenta alle auto attorno a lei....e a me. Passandomi davanti mi guardò lateralmente come per spiarmi..vedendo che ancora la fissavo ridendo distolse lo sguardo e continuò a giudare.

quando uscì.. dallo spogliatoio mi diressi verso il mio pick up..
in un primo momento non visi Edward.. mi guardai intorno.. soeravo di non attirare
l'attenzione.. eccolo.. in tutto il suo splendore.. appogiato sulla sua volvo argentata..
per un momento i nostri occhi si incrociarono.. avrei fatto un cenno di saluto probabilmente.. ma non lo feci.. anzi.. i miei occhi sguizzarono sul Pick Up..
misi in moto.. e con un rombo prese vita.. ormai mi ci ero abituata.. e nel fare retromarcia.. andai a sbattere contro la macchina che vi era dietro.. non badai du chi fosse.. ma il mio sguardo sguizzò su Edwerd che potrei scommeterci rideva..