Ho trovato un capitolo extra di New Moon..
Nn mi pare sia stato già inserito..
Se già c'è cancellatelo pure!
Riconoscerete questa scena della fine del
secondo capitolo di New Moon. Solo poche righe si differenziano. Nella prima
bozza, Carlisle da le medicine a Bella per il dolore delle ferite, e lei ha una
reazione insolita.
Perché è stato tagliato? Primo, i miei editori pensavano
che l’atmosfera fosse sbagliata (cercavo di scherzare su tutto, loro hanno
provato a farmi rinsavire). Secondo, ritenevano che la reazione di Bella non
fosse realistica. Il divertimento sta proprio qui, perché questa storia è basata
su un'esperienza vera (non mia, questa volta).
-Stephenie Meyer-
Narcotici
Sprofondai nel mio cuscino, ansimando,
mi girava la testa. Il mio braccio non faceva più male, ma non so se fosse
dovuto agli antidolorifici o al bacio. Qualcosa di impercettibile stuzzicava i
confini della mia memoria...
“Scusa” mi disse, e anche lui era senza fiato.”
Questo andava oltre il limite”
Con mia stessa sorpresa, sorrisi divertita
“Sei buffo” mormorai, sorridendo ancora.
Mi guardò cupo nell’oscurità.
Sembrava così serio. Era isterico.
Mi coprii la bocca per soffocare la risata
così che Charlie non avrebbe sentito.
“Bella, hai mai preso il Percocet
prima?”
“Non credo” ridacchiai “Perché?”
Alzò gli occhi al cielo e non
riuscii a smettere d ridere.
“Come sta il tuo braccio?”
“Non posso
sentirlo. E’ ancora qui?”
Sospirò sconsolato appena sghignazzai. “Cerca di
dormire, Bella”.
“No, voglio che mi baci ancora.”
“Stai sopravvalutando il
mio autocontrollo.”
Ridacchiai. “Quale ti tenta di più, il mio sangue o il
mio corpo?” La mia domanda mi fece ridere.
“E’ un pareggio,” fece suo
malgrado un largo sorriso “Non ti avevo mai vista così alticcia. Sei davvero
divertente.”
“Non sono alticcia,” cercai inutilmente di ricacciare in gola la
risatina per provarglielo.
“Dormi,” suggerì
Mi resi conto che stavo
facendo la figura della pazza, cosa tutt’altro che insolita, ma era lo stesso
imbarazzante, così cercai di seguire il suo consiglio. Appoggiai di nuovo la mia
testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi. Ogni tanto mi sfuggiva un'altra
risatina. Ma poco per volta divennero meno frequenti e le medicine mi cullarono
verso l'incoscienza.
La mattina dopo mi sentivo uno schifo. Il mio
braccio bruciava e la testa doleva. Edward mi disse che era dovuto alle medicine
che avevo preso, e raccomandò il Tylenol piuttosto che il Percocet prima di
baciarmi incurante sulla fronte e tuffarsi fuori dalla finestra.
Il fatto che
il suo viso fosse calmo e lontano non aiutava il mio punto di vista. Ero davvero
terrorizzata dalle conclusioni a cui sarebbe potuto arrivare durante la notte
mentre mi aveva osservato dormire. L’ansia sembrò far crescere l’intensità delle
pulsazioni nella mia testa.
Presi una dose doppia di Tylenol, gettando la
piccola boccetta di Percocet nella spazzatura del bagno.